La biografia di



Stephen Jackson
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Stephen Jesse Jackson e' nato il 05/04/1978 a Houston. Come succede a molti giovani era un bravo giocatore gia' nel periodo della High School, frequento' la Lincoln High School di Port Arthur (Texas), ma aveva problemi con il rendimento scolastico. Amava stare sul campo da basket ma poco sui libri, cosi' per avere la possibilita' di iscriversi ad una Universita' di Division One trascorse l'ultimo anno alla Oak Academy in Virginia per "mettere in regola" i propri voti...

Fu convocato per il McDonald's All America Game, dove prendono parte solo i migliori liceali Americani, e disputo' una discreta partita alla fine della quale venne reclutato da Arizona. La notizia brutta fu che a fine anno non ottenne i voti sperati e fu obbligato a rinunciare alla Division One. Si iscrisse ad una Communty College nel Kansans ma senza giocare cosi' quando arrivo' la possibilita' di essere chiamato al Draft, nel 1997, fu scelto dai Suns al secondo giro, al numero 43, ma fu tagliato al Training Camp. Ed inizio' a girare il mondo...

Nel 97-98 trovo impiego nella Cba dove prese parte alla squadra di LaCrosse: fu usato poco, 12.6 minuti a serata, e disputo' solamente 6 gare. L'anno seguente fu chiamato a prendere parte al Camp dei Bulls ma venne nuovamente tagliato e decise di trascorrere un anno nel campionato della Repubblica Domenicana. Nel 99-00 fu invitato ancora una volta per il Camp pre-stagionale, dai Grizzlies, ma per l'ennesima volta fu tagliato. Disputo' 5 partite con i FortWayne, nella Cba, e poi si sposto' in Venezuela dove gioco' una stagione davvero fantastica, nei Marinos de Oriente, con 23.1 punti, 3.9 assists e 2.9 rimbalzi (in quasi 36 minuti di utilizzo a serata)... Finalmente entro' nei Radar degli Scout Nba...

Furono i Nets a dargli la prima chance Nba nella stagione 2000-01 quando lo firmarono per un anno intero. Jackson disputo' 77 partite, 40 volte fu titolare, e chiuse con 8.2 punti, 1.8 assists e 2.7 rimbalzi in 21.6 minuti di utilizzo. I New Jersey di allora erano una squadra mediocre ed in costante ricerca di un equilibro, cosi' Coach Scott decise di non rinnovare il contratto a Stephen che si ritrovo' nel mercato dei Free-Agent...

A consultare questo mercato, per cercare di rendere piu' forte la sua squadra, c'era Tim Duncan che quando vide il nome di Steph nei giocatori senza contratto chiamo' subito il suo Coach consigliando di prenderlo. Una volta contattato Popovich gli parlo' chiaro dicendo che avrebbe dovuto lavorare duro per migliorarsi, essere sempre pronto e magari giocare poco niente. Jackson non si fece scappare questa opportunita' di prendere parte ad una squadra vincente e ben organizzata come gli Spurs. Nel suo primo anno, 2001-02, in Texas disputo' solamente 23 partite, 9.9 minuti a serata, e chiuse con 3.9 punti ma non di demoralizzo' aspettando tempi migliori...

Nella stagione 2002-03 Steve Smith fu colpito da gravi infortuni, oltre dal calo di rendimento, cosi' Jackson si trovo' proiettato direttamente in quintetto e concluse con 11.8 punti, 3.3 rimbalzi e 2.3 assists a serata. Oltre alle ottime doti difensive, viaggio' ad una media di 1.56 palloni rubati, la sua "arma" preferita quanto micidiale fu il tiro da tre punti... Jackson sa' tirare bene dagli angoli come nelle posizioni frontali e questo risulto' fondamentale per gli Spurs (ricorderete le sue triple fondamentali in Gara 6 delle Finali contro i Nets).

Finito il contratto con i Texani cerco' di andare in una squadra dove poteva attaccare di piu' e, dopo aver ricevuto diverse offerte, opto' per firmare un contratto di un anno con gli Hawks. Le sue cifre nella stagione 03/04 toccarono livelli mai raggiunti prima: 18.1 punti, 4.6 rimbalzi e 3.1 assists di media. Jackson dimostro di essere un ottimo giocatore anche in fase offensiva e durante l'estate fu organizzato un sign and trade con i Pacers: Stephen fu firmato e girato ad Indiana ed al suo posto, in Georgia, arrivo' Al Harrington...

Jackson, durante il novembre 2004, fu coinvolto nella (celebre) maxi rissa di meta' novembre con i Pistons e quindi la lega lo multo' facendogli saltare una trentina di partite. Una volta tornato in campo prese il posto di Ron Artest in quintetto e quindi il suo utilizzo, che inizialmente doveva essere quello di back-up di Reggie Miller, risulto' fondamentale per Indiana. Concluse la stagione regolare con 18.7 punti, 4.9 rimbalzi e 2.3 assists. Nei Playoffs, Indiana fu eliminata dai Pistons nelle semi-finali della Eastern Conference, mantenne il suo rendimento concludendo con 16.1 punti, 3.6 rimbalizi e 2.2 assists. I Pacers iniziarono il 2005/06 decisi a vincere l'anello di campioni ma l'evolversi della stagione ridimensionò, e non di poco, i sogni di gloria della franchigia di Indianapolis. Artest, dopo aver dichiarato di voler andare via da Indiana, fu sospeso per piu' di due mesi e alla fine venne ceduto (per Stojakovic). O'Neal e Tinsley, continuamente limitati da infortuni di diversa entita', non resero come si sperava e anche nei Playoffs, dove Indiana si qualifico’ come settima, Stojakovic pago’ dazio agli infortuni legati alla schiena. I Pacers furono spazzati via dai Nets ma Stephen Jackson, sia per quanto riguarda stagione regolare (18.4 punti, 3.9 rimbalzi, 2.8 assists) che playoffs (13.3 puunti, 4.5 rimbalzi, 3.3 assists), puo’ essere considerato come una delle poche note positive della franchigia d’Indianapolis versione 05/06.

Il 06/07 inizio’ poco bene per Jackson che in autunno fu coinvolto in una rissa avvenuta in una discoteca di Indianapolis. Il suo comportamento dentro e fuori dal campo continuo’ a fargli piovere critiche su critiche alimentate anche dalla mediocre stagione vissuta dai Pacers. La dirigenza dei Bianco-Giallo, leggi Bird e Welsh, decise che la strada migliore da intraprendere era quella della trade cosi’ dopo 37 partite (32 volte titolare) venne inserito con Al Harrington come contropartita di Mike Dunleavy e Troy Murphy dei Warriors. Sulla West-Coast, in un ambiente totalmente nuovo, l’innesto di Jackson richiese un paio di settimane e poi il suo gioco divenne parte integrante dell’attacco degli uomini della baia come dimostrato dalle sue medie di 15.5 punti, 3.8 assists e 3 rimbalzi.  Nei playoffs 2007 Nelson continuo’ ad utilizzarlo come “cecchino” ed infatti le triple di Jackson rappresentarono un elemento a dir poco fondamentale nella magistrale impresa attuata dai Warriors in grado di battere i Mavs (Golden State era qualificata con il numero 8 mentre Dallas, proveniente da una stagione fatta da quasi 70 “W”, con il numero 1). La sua post-season termino’ con le semi-finali di confence (sconfitta 4-1 per mano dei Jazz) e le sue cifre parlavano di 19.9 punti, 3.6 rimbalzi e 3.6 assists ad allacciata di scarpa.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
20.1
4.4
4.1

Sotto Coach Nelson per un’intera stagione Stephen fa registrare il massimo in carriera (almeno sino a questo punto della sua carriera) per punti, minuti giocati e percentuale da oltre l’arco (36.3%).Nella chimica dei Warriors la presenza di Jackson e’ fondamentale: se lui tira da oltre l’arco con percentuale basse o se non puo’ scendere in campo (come ad inizio campionato quando per via di una sentenza del tribunale riguardante la rissa in discoteca di Indianapolis venne sospeso per una decina di partite) Golden State finisce quasi sempre con il perdere la partita. In estate, considerato che proviene dal miglior campionato della sua carriera, per lui non dovrebbero esserci “sorprese” ma se Davis decidesse di andare via allora la dirigenza potrebbe anche cederlo per avviare (l’ennesima) ricostruzione del team.

Per scoprire la galleria fotografica di Marshall cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


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