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Golden State Warriors

Mark Jackson pronto a riportare i Warriors ai playoffs

Warriors
08/06/2011 - Chiamato ad allenare Golden State Mark Jackson, a meno di 24 ore dall’annuncio ufficiale da parte del team (che quindi esclude il possibile arrivo di Shaw), utilizza il proprio ruolo di telecronista presso l’emittente ESPN (lavoro che lascerà appena concluse le finali) per rilasciare il primo comunicato stampa riguardante il prossimo campionato e la sfida con i Giallo-Blu: “Ho piena fiducia, e potete scriverlo a caratteri cubitali in grassetto, che i Golden State Warriors il prossimo anno siano una squadra da playoffs. Se non avessi avuto questa sensazione allora non avrei accettato il lavoro e non mi aspetto una semplice apparizione ai playoffs. Cercheremo proprio di capovolgere completamente la mentalità perdente dell’area della Baia.” afferma Mark prima della palla a due tra Mavs e Heat di gara 4. Gli obiettivi posti da Jackson non sono facili, ma nemmeno impossibili e cambiare la mentalità dei tifosi fa parte delle priorità della nuova dirigenza, la quale ha promesso campionati di alto livello dopo tanti anni passati nei bassifondi della lega (appena una apparizione dal 1994 ad oggi).
Mark Jackson proviene da 17 anni di playmaker nella Lega trascorsi tra New York, L.A. Clippers, Indiana, Devner, Toronto, Utah e Houston che gli hanno fruttato il titolo di rookie dell’anno classe 1988, 14 stagioni concluse ai playoffs e (soprattutto) il terzo posto nella lista dei migliori assists-man di tutta lega. Tuttavia, nonostante l’ottimo curriculum vitae, per Jackson questa sarà la prima esperienza come coach, ma il nativo di New York non batte ciglio: “Alcuni diranno di sicuro che sarò inesperto, ma personalmente non penso sia un grosso problema. Sono stato un leader per tutta la mia vita. In ogni singolo team per cui abbia giocato ho sempre ricoperto il ruolo di portavoce del coach sul terreno di gioco a dei compagni alle volte anche più esperti di me. Potrebbe sembrare una cosa che fanno in molti, ma quello è sempre stato il mio ruolo. Nessun coach ha mai avuto da ridire sul modo in cui sceglievo e chiamavo le giocate perché si fidavano di me. Perciò, basandomi su questa esperienza, non penso sia un grosso problema” afferma Jackson il quale potrà fare affidamento pure agli insegnamenti di ben cinque “maestri” inseriti nella Hall of Fame. Durante la sua carriera, infatti, ha potuto apprenderei consigli di cinque tra i più grandi coach di sempre: Lou Carnesecca, Lenny Wilnkens, Jerry Sloan, Pat Riley e Larry Brown.