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11/12/2011

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Orlando Magic

Howard conferma la scelta di essere ceduto

Magic
11/12/2011 - Negli ultimi giorni ad Orlando la notizia che sta facendo discutere più di tutte e l’incontro di Dwight Howard con la dirigenza dei Nets. Inizialmente il meeting si pensava fosse “illegale” perché effettuato senza il benestare dei Magic (che detengono i diritti su Howard), ma circa 24 ore fa un rappresentante dei Bianco-Blu ha confermato il “via libera” concesso a Dwight e al suo agente per mettersi in contatto con tre squadre (si pensa New Jersey, Dallas, Houston). Le parole di Alex Martins, portavoce dei Magic, hanno fatto placato le voci sull’incontro “illegale”, ma inevitabilmente hanno innescato un altro “vespaio”: la scelta presa da Dwight Howard di andarsene da Orlando. Sino ad oggi rimasto muto sull’argomento, il numero 12 dei Magic, qualche ora fa ha deciso di rompere il silenzio per confermare la sua scelta: “Ho fatto tutto per questa città. Non penso che la gente capisca la grandezza del mio amore che provo solo per Orlando. Va oltre il basket. Va oltre la squadra. Penso che chiunque sia coinvolto con questa città possa capirlo. Per me Orlando non è solo un posto dove mi diverto a giocare a basket. Voglio bene a tutti quanti ed è per questo che prendere una decisione simile è davvero difficile.” Le parole del (ex) portabandiera del team, per quanto “addolcite”, riportano la mente di tutti i tifosi all’estate 1996 quando uno Shaquille O’Neal nelle attuali condizioni di Howard (destinato a diventare il lungo più dominante della lega e con una finale persa alle spalle) decise di trasferirsi a Los Angeles e indossare la divisa dei Lakers. I motivi della scelta di andarsene, per Howard, sono nati sul campo: la finale persa nel 2009 contro i Lakers e tutte le deludenti apparizioni nei playoffs successive (2010 eliminazione in finale di conference e – soprattutto – eliminazione al primo turno nel 2011 nonostante il fattore campo a favore). “Dopo la finale persa sono tornato in campo deciso a dare il meglio. L’ho fatto principalmente per i tifosi che adorano la squadra e questa città. Sono convinto, però, che in pochi capiranno le mie parole. E se inizierete ad odiarmi solo per la divisa che indosso allora credo non mi abbiate mai amato. Questo è quello che penso” conclude Dwight il cui futuro potrebbe essere ai Nets nel nuovo impianto di Brooklyn oppure a Dallas con i campioni Nba 2011. Pure il General Manager Otis Smith, che lo scorso anno cercò di “smuovere” il roster riportando Turkoglu in Florida e acquistando Arenas, rompe il silenzio sull’argomento: “Quando investi sette anni in un giocatore e poi lui decide di andarsene, allora non puoi fare altro che accettare la decisione e cercare di calarti nel suo punto di vista. E’ brutto, ma non è la fine del mondo. Tuttavia, come già ripetuto in più occasioni, gli Orlando Magic non sono un giocatore singolo ma una squadra. La pallacanestro è uno sport di squadra e quando perdi il tuo miglior giocatore allora devi fare il possibile perché il resto del team continui ad essere vincente.” Al momento Otis Smith non ha fissato nessuna data entro la quale scambiare Diwght Howard, ma l’unica cosa certa è che i Magic cercheranno di cederlo il più in fretta possibile per evitare la soap-opera andata in onda dodici mesi tra Carmelo Anthony ed i Denver Nuggets. Restiamo in attesa di svolgimenti.