10/12/2011 - Negli ultimi cinque anni la franchigia di Portland ha perso l’etichetta di “Jail Blazers” (come venivano chiamati i Blazers ai tempi di ‘Sheed e soci) grazie allo splendido lavoro fatto da Brandon Roy che oltre a “ripulire” la facciata del team lo ha anche riportato ai playoffs. Nelle ultime due stagioni, però, gli infortuni alle ginocchia hanno limitato l’utilizzo di Brandon Roy che proprio qualche ora fa ha rilasciato una dichiarazione a dir poco scioccante non solo per i tifosi di Portland, ma per tutta la NBA. “Questo è un giorno difficile e pieno di dolore” esordisce Roy facendo presagire una brutta notizia. “Amo il basket, amo i Portland Trail Blazers e amo i nostri fans, ma dopo essermi consultato con i miei dottori non posso fare altro che appellarmi alle regole previste dal nuovo di contratto per i giocatori che hanno sofferto di un infortunio destinato a porre fine alla loro carriera. ” Chad Buchanan, GM dei Blazers, non ha ancora commentato la notizia e sta valutando come comportarsi sul caso Roy: se applicare l’amnistia o negoziare la buona uscita. “La famiglia e la salute sono le due cose per me più importanti ed è proprio partendo da questo aspetto che ho deciso di ritirarmi. Voglio ringraziare l’owner Paul Allen, il presidente Larry Miller ed il coach Nate McMillan. Inoltre ringrazio tutta l’organizzazione dei Portland Trail Blazers ed i nostri fans per il loro amore e supporto che è sempre stato al massimo per tutto il mio periodo trascorso a Portland. E’ stata una bellissima esperienza” conclude Roy che era (giustamente) diventato l’uomo immagine della franchigia situata in Oregon. “Come tutti i tifosi dei Blazers sono davvero dispiaciuto per quanto capitato a Brandon e alla sua decisione di terminare la carriera.” Afferma il proprietario di maggioranza Paul Allen e prosegue: “Fino allo scorso giovedì eravamo fiduciosi di un suo possibile rientro e cercavamo di capire quando sarebbe avvenuto. Speravamo di vederlo già dal primo giorno di Training camp. Ora non posso fare altro che ringraziare personalmente Brandon per tutto cosa ha fatto per i Blazers dentro e fuori dal campo. E’ un vero All-Star che ha dato tutto per noi regalandoci momenti davvero unici in questi cinque anni con la divisa dei Blazers.”