Ron Artest diventa Metta World Peace
Lakers
Venerdì scorso il giudice è tornato in aula dove, come rende noto la pubblicista di Artest Courtney Barnes, a rappresentare il giocatore dei Lakers (non presente in aula) c’era il suo avvocato Nahia Rajan. Con tutte le multe quietanziate Rajan non ha dovuto aprire bocca perché la richiesta è stata subito accolta: “Il giudice ha detto: ‘Comprendiamo voglia cambiare nome per ragioni personali, dunque accettiamo la richiesta’. Questo è quanto accaduto. E’ stato a dir poco veloce.” Commenta la Barnes indicando poi nella figlia di Ron, Diamond di 8 anni, come la prossima persona a lasciare il cognome Artest: “Adesso che ha ufficialmente cambiato cognome inoltreremo la richiesta pure per la figlia.”
Il nome scelto da Ron Artest, per chi non lo ricordasse, è Metta World Peace. Come l’ex-giocatore di Bulls/Pacers/Kings/Rockets aveva spiegato in un’intervista radiofonica: “Metta sarà il nome e significa amicizia, amore e cordialità. World Peace invece sarà il cognome, cosi tutti potranno comprarsi una maglietta che augura la pace nel mondo.” Nei piani dell’ormai ex-Artest (World Peace) c’era anche la scelta di lasciare il numero 15 per passare al 70, ma il regolamento NBA non gli consente di farlo in modo legale perché se un giocatore cambia numero di maglia e resta nella stessa squadra deve mantenerlo per almeno 5 anni. Quando Ron, da free-agent, passò dai Rockets ai Lakers scelse il numero 37 (in onore di Michael Jackson e dell’album Thriller) quindi al termine dello scorso campionato passò al 15 e ora dovrà attendere altre 4 stagioni prima di poterlo cambiare. Per quanto riguarda il nome, invece, non c’è nessun regolamento quindi dalla prossima stagione (a prescindere da quando inizierà) potrà indossare la divisa “World Peace”.