Brian Shaw passa ai Pacers deluso dai Lakers
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Oggi, come detto in apertura di news, l’argomento torna a farsi “caldo” ed è Brian Shaw a gettare benzina su un fuoco che in verità non si è mai spento (e probabilmente potrà “spegnersi” solo quando i Lakers torneranno a vincere). L’ex-assistente di Jackson in una recente intervista radiofonica afferma non solo di non essere mai stato contattato dai Lakers per il posto di coach, ma di aver appreso la notizia dell’assunzione di Brown dalla televisione: “Non mi è stato detto nulla. Sono rimasto all’oscuro di ogni possibile decisione e poi, guardando le semi-finali su ESPN, un giorno ho saputo dell’assunzione di Mike Brown. Nessuno mi aveva contattato prima e dopo ci sono volute tre settimane perché mi chiamassero.” Adesso, ricordiamo co-allenatore ai Pacers, Shaw è comunque rammaricato per il mancato lavoro sulla panchina dei Giallo-Viola: “Ci sono state tante speculazioni sull’argomento. Personalmente pensavo che dopo dodici anni nei Lakers, con sette finali raggiunte e cinque vinte credevo di avere una chance. Penso dei traguardi simili siano invidiati da tutte le altre ventinove franchigie .” Shaw capisce la voglia di cambiare direzione anche se avrebbe voluto una situazione gestita in modo diverso: “ Non ero io a prendere le decisioni e la dirigenza ha optato per cambiare cultura, direzione e aggiungere una nuova voce. Per qualche ragione, però, c’è stato un problema nelle comunicazioni ed è strano perché ho sempre avuto un ottimo rapporto con il General Manager Mitch Kupchak. Ci dicevamo tutto in faccia e ancora adesso siamo in buoni rapporti quindi la gestione della scelta relativa al nuovo coach non arriva da lui. Nella sua posizione deve rispettare cosa dicono le persone che gerarchicamente stanno sopra di lui. L’unica certezza è che avrebbero potuto gestire tutto l’argomento in modo migliore anche solo per rispetto delle persone con cui avevano lavorato per oltre un decennio.”