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10/07/2011

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Brooklyn Nets

D-Will prevede un esodo di giocatori NBA oltreoceano

Nets
10/07/2011 - Come annunciato nel corso della passata settimana i progetti di Deron Williams sono quelli di trasferirsi in Europa sino a quando lo stallo tra NBPA e Owner non si risolverà con un nuovo contratto di lavoro ed il campionato possa riprendere “vita”. La destinazione di D-Will, attualmente sotto contratto con i New Jersey Nets per ancora una stagione, è il club turco del Besiktas già noto alla NBA perché casa di Allen Iverson durante il 2010/11. L’offerta del Besiktas nei confronti di Deron prevede 5 milioni di dollari per tutta la stagione 2011/12, ma allo stesso tempo la possibilità di lasciare il club per ritornare In NBA senza pagare nessuna panale nel caso lo sciopero dovesse risolversi in tempo utile perché si giochi una stagione regolare 11/12. Sino a ieri il diretto interessato aveva sempre lasciato al suo agente il compito di incontrarsi con i mass-media per discutere della propria scelta, ma oggi rompe il silenzio incontrando un gruppo di giornalisti a San Diego (dove si trova in un resort per riposarsi giocando a golf). D-Will oltre a spiegare la sua posizione annuncia un possibile esodo dei giocatori NBA oltreoceano non solo nel caso di sciopero, ma anche nel caso dovessero essere introdotte regole troppo rigide sugli stipendi e sul salary cap: “Prima di iniziare le trattative mi sono incontrato con Billy Hunter - uno dei massimi rappresentati della NBPA (sindacato giocatori NBA) - per chiedergli se la mia scelta di trattare con club europei avrebbe potuto danneggiare la causa per cui stiamo combattendo. Ho ottenuto il suo pieno appoggio e il nulla osta. Penso ci saranno tanti giocatori, anche super star, interessate a tenersi occupati in attesa della risoluzione del lock-out.”.
L’ex-Jazz scende poi nei dettagli di quella che potrebbe nascere come “soluzione temporanea” e diventare un vero e proprio “esodo” nel caso di taglio netto degli stipendi NBA: “ Se davvero applicheranno il regolamento che ci hanno proposto senza fare delle modifiche allora diventerà duro per i ragazzi tornare nella NBA. Prendete Kobe Bryant, ad esempio, con le nuove regole che prevedono il taglio ad un terzo degli stipendi guadagnerebbe 11 milioni di dollari nella NBA. Se un team Europeo o della Cina sapesse di poter investire su di lui per una stagione interna, in modo sicuro senza ritorni nella NBA, lo pagherebbe sicuramente più di 11 milioni. ” Sempre a riguardo Black Mamba Williams prevede un suo possibile accordo con la Cina: “Lo vedo molto bene in Cina o mercati asiatici. Ero con lui alle olimpiadi di Pechino 2008 e ho visto come lo accoglievano i tifosi. Per loro Kobe Bryant è “l’uomo” della Nba. Avrebbe un successo enorme.
L’uomo immagine dei Nets, ricordiamo arrivato nel New Jersey solo nel corso dell’ultima stagione, conclude affrontando l’argomento più “spinoso” ovvero quello degli infortuni. Se qualsiasi giocatore dovesse infortunarsi in altro campionato, infatti, il team NBA che ne detiene l’ingaggio potrebbe annullarlo senza il pagamento di nessuna penale. A questo riguardo, però, D-Will non pare troppo preoccupato: “Sento la gente che mi dice: ‘potresti farti male e poi cosa accadrà?’ Allora io penso che potrei farmi male dovunque: allenandomi nella palestra di San Diego, camminando per la strada o scendendo le scale. Di sicuro è un argomento da non sottovalutare quello degli infortuni. Me ne rendo conto e faccio le cose con intelligenza. Ricerco un’assicurazione che mi copra in caso di incidente e investo i miei soldi per essere pronto ad affrontare ogni situazione.