04/07/2011 - La notte del draft i Dallas Mavericks hanno rinunciato alla loro scelta per arrivare all’esplosivo playmaker spagnolo Rudy Fernandez. Visto in azione prima nella lega spagnola e poi all’Olimpiade di Pechino 2008 (quando guidò la Spagna alla finale dove fu costretto a cedere il passo davanti solo a Team USA) Fernandez non ha mai trovato la propria dimensione ideale nella NBA e non a caso negli ultimi 12 mesi il suo nome è stato al centro di parecchie controversie (la scorsa estate chiese di essere ceduto e non ha mai mancato di lamentarsi per lo scarso minutaggio). I progetti dei Campioni Nba in carica su Fernandez al momento non sono chiari e mentre la dirigenza Texana (come quella della altre 29 franchigie) cerca di capire quale sarà il futuro della NBA al giovane playmaker sembra sia già arrivata una proposta con un club spagnolo. Parliamo del Real Madrid pronto ad incoronare Rudy come giocatore più pagato di sempre nella storia della ACB (la lega spagnola): 6 anni a 26 milioni di dollari dunque circa 4.35 a stagione. Attualmente, come ripetuto nei giorni scorsi, privi di un contratto di lavoro sul quale basarsi è impossibile prevedere quanto potrebbe essere lo stipendio dell’ex-Blazers nella NBA futura, ma dal momento che in ogni caso è atteso un taglio degli stipendi allora difficilmente Rudy si farà scappare l’offerta per ritornare nel Vecchio Continente. Basandoci sul contratto NBA in vigore sino allo scorso 30/06, infatti, il prossimo anno avrebbe dovuto incassare 2.2 per poi entrare nello status di free-agent con restrizioni e da qui, se non dovesse trovare un accordo migliore (sempre in NBA) nell’estate 2012, sono previsti 3.2 milioni di dollari per il 2012/13. Tutte cifre inferiori ai 4.35 a stagione del Real Madrid la cui dirigenza ha già ideato un “piano” relativo a Fernandez nel caso lo sciopero NBA non dovesse durare tutto il 2011/12. In questo caso Rudy, appena sarà stabilito il calendario, tornerà a far parte dei Mavericks quindi a Giugno 2012 negozierà una buona uscita per liberarsi definitivamente dell’avventura NBA e tornare a tempo pieno nel club Iberico. Come effetto del lock-out i Mavericks non possono entrare in contatto con nessun giocatore (proprio, di altre squadre o free-agent) dunque restiamo in attesa di un riscontro da parte del diretto interessato.