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02/06/2011

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Shaquille O'Neal, dopo 19 anni di NBA, si ritira

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02/06/2011 - Dopo quattro anelli di campione Nba, un trofeo da MVP, sei squadre (Orlando, L.A. Lakers, Miami Heat, Phoenix Suns, Cleveland Cavs, Boston Celtics), 19 anni nella lega, 15 convocazioni al All Star Game, tredici stagioni con almeno 20 punti e 10 rimbalzi di media, un trofeo da “rookie of the year, 28.596 punti in carriera ed una serie infinita di soprannomi (tra i più noti: Diesel, Shaq Fu, Shaq Attack, Superman, The Big Daddy, The Big Shamrock, The Big Cactus, The Big Aristotele) Shaquille O’Neal ha deciso di appendere le scarpe al chiodo mettendo la parola “fine” su una carriera che, visto il suo carattere, di sicuro proseguirà lontano dal terreno di gioco (magari come telecronista). Ad annunciarlo è stato il diritto interessato usando internet ed i social network come mezzo di comunicazione: “Ci siamo. 19 anni sono passati. Voglio ringraziare tutti miei fans ed è per questo motivo che faccio il mio annuncio qui prima di ogni altro posto. Mi ritiro. Seguiranno approfondimenti.” Il Diesel, come veniva chiamato ad inizio carriera quando accusato di non essere subito produttivo lui aveva ribattuto che aveva bisogno di un po’ tempo per “scaldarsi” proprio come i motori diesel, è stato di parola rilasciando poi un’altra intervista al telegiornale sportivo “SportsCenter”: “Mi mancheranno le competizioni. Mi mancherà, lo so già, la corsa per l’anello. Mi mancherà tutto questo e tutto il mondo NBA. Sapevo che avrebbe dovuto finire, ma non era preparato a questo momento e a lasciarmi andare ai racconti della mia carriera.” Carriera che, come non potrebbe essere altrimenti, lo porterà dritto nella “Hall of Fame” del basket ovvero l’Arca di Gloria dove vengono ricordati i nomi più importanti legati al mondo della palla a spicchi.
Dietro all’addio del Diesel c’è l’ultima stagione a Boston costellata da lunghissimi periodo in lista infortunati per via del tendine d’Achille. Infortunatosi nella partita di Natale a Shaquille erano state proposte due strade: intervento chirurgico o riabilitazione. Considerato che l’intervento avrebbe concluso il suo campionato 2010/11 Shaq preferì seguire un percorso di riabilitazione. Nonostante gli esercizi, la perdita di peso e l’impegno dimostrato il Diesel, a stagione regolare in corso, ottenne solo un “via libera” per scendere in campo il 3 aprile contro Detroit. Segnati 6 punti in 5 minuti tornò ai box zoppicando. L’infortunio venne classificato come “sforzo del quadricipite”, ma in realtà era il tendine D’Achille di nuovo infiammato e dolorante. Il secondo tentativo di ritorno in azione è avvenuto nella post-season in gara 3 e 4 della serie contro New York. In entrambi i casi Shaq si svegliò il mattino seguente con dolori acuti quindi arrivò lo stop definitivo da parte dei dottori.
Messo sotto contratto per due anni Shaq avrebbe potuto riprovarci nel prossimo 2011/12, ma viste come sono andate le cose è stato il primo ad alzare bandiera bianca. “Ho pensato davvero seriamente ad un mio ritorno per il prossimo anno. Ma il tendine d’Achille è troppo danneggiato perciò necessita di un intervento e si finirebbe per ripetere un campionato come lo scorso dove tutti mi aspettano e io non posso tornare. Non voglio lasciare i fans dei Celtics in un limbo per due anni di fila. Non voglio tenere il team di Boston di nuovo in ostaggio. L’organizzazione è stata fantastica con me ed io ora lascio a Danny Ainge e allo staff la possibilità di aggiungere un giovane talento al posto mio. Mi hanno detto che una volta danneggiato seriamente il tendine d’Achille non torna mai più come prima. Perciò abbandono non sarebbe giusto nei confronti della squadra e dei tifosi che fin dal primo momento hanno creduto in me supportandomi anche da infortunato.