Rich Cho licenziato dai Portland Trail Blazers
Blazers
Cho, come anticipato qualche riga sopra, era subentrato a Kevin Pritchard licenziato all’incirca 12 mesi fa perché, come poi emerso con il trascorrere dei tempi, ai ferri corti con l’owner Paul Allen (co-fondatore di Microsoft e attualmente proprietario di maggioranza dei Seattle Seahawks oltre che dei Blazers). Nonostante l’ottimo lavoro svolto nelle ultime stagioni (azzeccato sia il mercato che le scelte ai drfat) a Pritchard veniva continuamente mossa la critica di essere stato l’architetto dei “Jail Blazers” ovvero di aver selezionato (attraverso il darft e gli scambi) i giocatori che ad inizio millennio, per sospensioni e problemi fuori dal campo, si erano guadagnati il triste soprannome (“Jail” in inglese significa “prigione”) portando tifosi e ascolti ai minimi storici. Per quanto riguarda Rich Cho al momento non sembra esserci un motivo particolare dietro alla sentenza di licenziamento: “Una volta diffusa e confermata l’idea che con Cho il gruppo non sarebbe cresciuto abbiamo deciso di interrompere il rapporto e di andare avanti.” afferma Miller senza fare nomi su chi potrà sostituirlo.
Secondo alcune fonti anonime, sempre per quanto riguarda le possibile cause, dietro all’esonero potrebbe esserci la cessione di Joel Przbyilla diventato con il passare degli anni uno dei beniamini del Rose Garden. Przybilla, Cunningham, Sam Marks e due future prima scelte al draft (sotto restrizione) sono state cedute da Cho ai Charlotte Bobcats in cambio di un All-Star del calibro di Gerlad Wallace. I detrattori vedono in questa mossa un indebolimento del settore lunghi (già messo in difficoltà dagli infortuni), ma è impossibile negare il supporto di Gerlad Wallace (15.8 punti e 7.6 rimbalzi) decisivo per permettere ai Rosso-Neri di raggiungere la post-season. Il diretto interessato Rich Cho non commenta le possibili cause, ma piuttosto dichiara: “Di sicuro è un giorno difficile per me, ma prima di tutto voglio ringraziare Paul Allen e Larry Miller per l’opportunità che mi hanno dato qui a Portland. Poi voglio ringraziare tutti i fans, i giocatori, gli allenatori, gli impiegati dei vari settori facenti parti della squadra ed in particolar modo il mio staff che mi ha sempre seguito attentamente per tutto il campionato. Da parte mia sono orgoglioso di quanto ho fatto qui a Portland e sono sicuro che i Blazers, anche senza di me, riusciranno a proseguire nella giusta direzione.”