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23/05/2011

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Chicago Bulls

Rose sotto i riflettori dopo la pubblicazione di ESPN

Bulls
23/05/2011 - Sul periodico quindicinale pubblicato da ESPN, chiamato “ESPN The Magazine”, del 16 Maggio era presente (come in ogni numero) una domanda fatta ad atleti di diverse discipline (NBA, NHL, NFL, NASCAR, ecc) i quali rispondono dando un numero compreso in una scalda da 1 a 10. La questione del 16 Maggio risultava abbastanza “spinosa” infatti agli sportivi professionisti veniva domandato: “Se 1 significa ‘Chi ha mai sentito parlare di prestazioni sotto uso di droghe o steroidi nella mia lega?’ e 10 significa ‘Tutti ne fanno uso’ allora tu come classifichi la lega in cui giochi?” L’unico intervistato della NBA risulta essere Derrick Rose (eletto MVP appena un paio di settimane fa) la cui risposta è stata la seguente: “Sette. E’ enorme, ma ci troviamo in una lega molto fisica dove nessuno vuole lasciare un vantaggio fisico agli avversari”. Un’affermazione simile fatta da un giocatore fresco di MVP e riguardante la NBA (una delle leghe più seguite negli States e non solo) ha subito fatto scalpore venendo riportata da ogni telegiornale sportivo a Stelle e Strisce. Appena possibile, prima della sfida di ieri sera con i Miami Heat (gara 3), i mass-media lo hanno raggiunto chiedendo delucidazioni sulla sua affermazione e di scendere nei dettagli. Il numero 1 dei Bulls, però, è rimasto a bocca aperta davanti alla domanda e soprattutto davanti a quella che avrebbe dovuto corrispondere alla sua affermazione: “Per quanto riguarda questa citazione riportata da ESPN e che dovrebbe essere mia: non ricordo di averla mai fatta e non ricordo nemmeno mi sia stata posta una domanda simile.” commenta Rose aggiungendo: “Se davvero sono parole mia allora o mi è stata fatta un’altra domanda oppure non avevo capito cosa mi si chiedeva.” Le idee di Derrick sul potenziale problema doping nella NBA sono chiare: “Comunque lasciatemi essere franco: non penso che nella NBA ci sia alcun problema legato all’uso di sostanze illegali. Se ci fosse stato, considerando che tutti gli atleti sono stati controllati a campione per quattro volte durante l’anno, sarebbe di sicuro saltato fuori. Quindi non c’è alcun problema legato all’utilizzo di droghe o sostanze illegali.