05/05/2011 - Andato in archivio il campionato dopo un’apparizione ai playoffs, ed una lotta quasi alla pari con i Lakers, per il GM Dell Demps degli Hornets è tempo di tirare le somme partendo dai giocatori da rinnovare e quelli a cui dire addio. Tra i potenziali free-agent per NOLA troviamo anche l’Azzurro Marco Belinelli il cui contratto dura ancora una stagione (2011/12), ma quest’anno gli darà lo status di free-agent con restrizioni quindi potrà entrare in contatto con qualsiasi squadra per negoziare un nuovo accordo. Nel caso ne trovasse uno con un team diverso dagli Hornets allora New Orleans avrà una settimana per pareggiare un’offerta oppure Marco cambierà divisa. Al momento, però, Dell Demps si dice molto soddisfatto del rendimento di Belinelli (41.4% da oltre l’arco) e spera di poter contare ancora sul suo supporto nel prossimo campionato. “Se guardate com’è cresciuto nel fisico, nel modo di stare in campo e nelle statistiche vi accorgerete che è tutto merito di una stagione dove, per la prima volta in carriera, ha avuto un minutaggio consistente.” afferma Demps che poi precisa: “Siamo davvero molto felici con Marco. Lo abbiamo voluto in questa squadra e abbiamo avuto ragione ad acquistarlo. Sono convinto che il prossimo anno non possa fare altro che migliorare.”
I pensieri di Dell, però, non sono solo concentrati su Marco, ma anche su David West il cui ingaggio prevede una clausola per mandare in “fumo” i 7.5 milioni di dollari garantiti per il 2011/12 diventando free-agent. Sino ad un paio di settimane dalla fine della stagione regolare, West, era deciso ad attivare tale clausola, poi un brutto infortunio al ginocchio (costretto ai box per tutti i playoffs) lo ha messo ko e ora scegliere la via del free-agent diventa un’incognita per David (rischia di non ottenere quanto sperato causa le condizioni fisiche precarie). “Dipende tutto da David. E’ tutto in mano a David.” risponde il GM dei Calabroni a chi gli fa domande su West e conclude: “Non voglio parlargli perché da parte nostra non c’è nessuna intento a far pressione. Nessuno vuole puntargli la pistola alla testa per forzarlo ad una scelta piuttosto che ad un’altra. Non ho mai parlato con lui di questa faccenda. Se lui ed il suo agente vogliono discuterne noi siamo aperti ad ogni trattativa.”