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Chicago Bulls


Detroit Pistons

Maglia ritirata e Hall Of Fame in arrivo per Rodman

Bulls

Pistons
03/04/2011 - Alle porte del week-end, venerdì sera, Dannis Rodman ha annunciato che entrerà a far parte della “Hall of Fame” del basket ovvero l’Arca di Gloria dove sono presenti i nomi “importanti” legati alla pallacanestro (non solo giocatori, ma anche allenatore, cronisti e commentatori) provenienti da tutto il mondo. La notizia gli è giunta giovedì quando una telefonata gli ha chiesto di farsi trovare a Houston per lunedì perché prima della partita di finale NCAA ci sarà l’annuncio ufficiale. Il suo nome faceva parte di un gruppo di 12 dei quali sono stati scelti: Jamaal Wilkens, Maurice Cheeks, Chris Mullin e Ralph Sampson. In onore della decisione presa dai responsabili della “Hall Of Fame” i Detroit Pistons non hanno perso tempo e nel match casalingo contro i Chicago Bulls, avvenuto venerdì sera, hanno invitato Rodman ed indetto una cerimonia per il ritiro della sua maglia (la numero 10). Membro originale dei Bad Boys Rodman, al fianco di Thomas e Dumars, fu campione NBA 1989 e 1990 prima di trasferirsi a San Antonio quindi Chicago (dove vinse altri tre titoli). Emozionatissimo per la cerimonia (assolutamente non attesa perché i Pistons non l’avevano inserita nel calendario di inizio stagione) Rodman ha commentato: “Stanotte, sarà una bella notte. E’ una sorpresa, non mi aspettavo che venisse ritirato il mio numero qui a Detroit. Mi lascia davvero sorpreso… Ho la sensazione come se non meritassi il ritiro del mio numero perché qui a Detroit non avevo giocato al massimo delle mie potenzialità. Le circostanze mi hanno portato altrove forse, però, avrei dovuto giocatore più tempo di quanto realmente ne ho trascorso qui a Detroit. Ma nei primi anni ero poco più di un bambino. Non ero maturo, pensavo al gioco individuale non quello di squadra, ma ero comunque felice di essere parte della NBA e di un team che poi risultò essere molto più di una semplice squadra: risultò essere una famiglia. Ho visto tanti miei compagni, Isiah Thomas, Joe Dumars, Bill Lambeer, Vinnie Johnson, mettere le loro famiglie al secondo posto per dare il primo alla squadra. Inizialmente pensavo non dovessero farlo, ma poi restando con loro in estate, in inverno e in ogni stagione mi resi conto che lo facevano perché desideravano vincere a tutti i costi. Alla fine abbiamo lavorato, lavorato e ancora lavorato raggiungendo l’obiettivo con la vittoria di due titoli. ” Oltre a ripercorrere con la mente i tempi trascorsi nella MoTown, The Worm ringrazia per l’esperienza fatta: “Probabilmente non avevo capito la mia importanza per questa organizzazione e per i miei compagni di squadra. Ero parte di una banda di 12 uomini desiderosi di vincere. Amavo giocare a basket e amavo farlo davanti ad un pubblico che ci trasmetteva tutta la sua energia. Non tifavano Dennis Rodman o Isiah Thomas o Joe Dumars, tifavano tutta la squadra come gruppo unico. Li ringrazio e ringrazio anche la dirigenza perché se il gruppo era unito, tutto partiva dalla dirigenza.” Ad applaudirlo oltre ai Pistons ci sono stati anche tutti i giocatori dei Bulls in onore dei tre titoli vinti (1996-1997-1998) alle corte di Michael Jordan. L’inserimento nella Hall of Fame avverrà a fine estate 2011.