23/03/2011 - Sconfitti in sei delle ultime sette partite gli Knicks, da sempre nel mirino dei mass-media solo per il fatto di giocare a New York, sono al centro delle polemiche e tocca al neo -arrivato Carmelo Anthony provare a gettare acqua sul fuoco per placare le voci. L’unico modo di mettere la parola fine sull’argomento, però, è giocare nel miglior modo possibile le ultime 12 partite di campionato per ridare fiducia ai tifosi che speravano di vedere il team decollare con l’arrivo di ‘Melo ed invece sono nel mezzo di una crisi con sconfitte “pesanti” (come da parte di Bucks e Cavs) e sorpassati in classifica dai Philadelphia 76ers. Come anticipato a fare da portavoce è l’ex-Nuggets Carmelo Anthony: “Io, come tutta la squadra, credo che in breve tempo daremo una svolta alla situazione in campionato. Abbiamo poco meno di un mese per riportarci sulla giusta strada in previsione dei playoffs, ma ce la faremo. Stiamo solo cercando di capire qual’è la soluzione migliore. Non son preoccupato per come andrà perché confido che quando sarà l’ora di giocare i playoffs avremmo già trovato una soluzione ai problemi. Perdere crea sempre sconforto e frustrazione, ma sono cose che succedono specialmente quando entri in contatto con nuovi giocatori e tu devi adattarti a loro e viceversa.”
In verità la scelta di fare da portavoce è stata più un “obbligo” che un gesto di spontanea volontà infatti tutto nasce dalle conferenza post-partita di domenica, sconfitta per mano dei Bucks, dove Anthony aveva affermato: “Potremmo aver bisogno di tempo sino al prossimo campionato prima di vedere dei risultati. Ci siamo quasi, se tutti fossero al cento per cento e giocassero all’unisono potremmo farcela, ma forse ci vorrà tempo fino alla prossima stagione. In questo breve periodo stiamo provando a giocare insieme come gruppo e vediamo cosa viene fuori. Perché la chimica di squadra diventi perfetta, però, forse richiede un po’ più di tempo rispetto all’attuale campionato.”. Le parole di Anthony si riferiscono alla corsa al titolo NBA che, almeno per quanto visto in questi 30 giorni, pare un obiettivo davvero distante da quelli reali dei Bianco-Arancio versione 2010/11. In attesa di una potenziale svolta e di vedere quale sarà il futuro dei Knicks chiudiamo con le (poche) parole di coach Mike D’Antoni: “Stiamo ancora cercando di capire i ruoli. Alle volte cambiano durante il corso della partita e durante il quarto periodo i giocatori son più stanchi. Però e un processo attraverso il quale dobbiamo passare e stiamo cercando di chiarirci le idee.”