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Utah Jazz

Colpo di scena ai Jazz: Slon rassegna le dimissioni

Jazz
11/02/2011 - Le gole profonde che annunciavano l’imminente rinnovo di Jerry Sloan sulla panchina dei Jazz, riportate nel corso di questa settimana, si sono mostrate del tutto infondate dato che lo storico sergente di ferro dei Jazz non ha solo rifiutato l’estensione, ma ha optato per rassegnare le proprie dimissioni meno di 24 ore fa.
Nelle vesti di assistente (1983-1988) e poi in quelle di coach (1988-2010) Sloan è sempre rimasto nei Jazz (riscrivendo ogni record per longevità di un allenatore all’interno della stessa organizzazione di tutti gli sport pro americani) ed ha visto alternarsi sul terreno di gioco quasi quattro generazioni di giocatori. La scelta di dimettersi è stata maturato negli ultimi tempi: “Penso che sia giunta l’ora di chiudere il capitolo e voltare pagina. Sono stato per moltissimo tempo in questa organizzazione ed è una benedizione per me. Ma domani sarà un nuovo giorno.” commenta uno Sloan visibilmente emozionato come di rado è capitato di vederlo nel corso della sua lunghissima carriera. “Il mio tempo è terminato ed ora devo andare avanti. Mi sentirò meglio quando sarà passato un po’ di tempo.” Come Sloan pure il suo fido assistente (arrivato nel 1988) Phil Johnson ha optato per rassegnare le proprie dimissioni: “Lui mi ha chiamato e sono arrivato sotto la sua direzione. Adesso me ne vado con lui.” commenta il vice-allenatore. I due (Sloan e Johnson) hanno maturato l’idea di andarsene mercoledì sera decidendo di dormirci sopra un giorno per vedere il mattino dopo (ieri), a mente fresca, se ufficializzare la notizia. Entrambi, come spiega Sloan, sono riusciti a dormire senza problemi e il giorno seguente nessuno dei due aveva nulla da obiettare all’addio. Da qui è nata la decisione ufficiale. “Voglio rendere subito chiaro che nessuno ha spinto Jerry e Phil ad andarsene. Amo e rispetto Jerry per il suo lavoro e per il suo impegno che, da quando ho memoria di lui, è sempre stato massimo. Ci mancherà, ma posso considerarmi fortunato perché mi resteranno per sempre i suoi insegnamenti.” sono state le prime parole del presidente dei Jazz Greg Miller in risposta alla decisione di ritirarsi a vita privata presa da Sloan. Ora il testimone passerà a Tyron Corbin che, come ha voluto esplicitamente sottolineare l’organizzazione, sarà il nuovo coach a tutti gli effetti e non un coach “interinale”.
In seguito alla notizia delle dimissioni alcune gole profonde non hanno tardato a farsi sentire evidenziando come il rapporto fra la stella del team Deron Williams e appunto l’ex-coach Jerry Sloan non fossero proprio “idilliaci”. Nell’ultima sconfitta dei Jazz, ad esempio, Sloan in più di un’occasione aveva chiamato dalla panchina uno schema che, però, non veniva eseguito perché sul terreno di gioco D-Will disponeva i compagni in un altro modo. Questo episodio sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie che con il passare degli anni avrebbe deteriorato i rapporti fra Williams e Sloan fino a sfociare nell’addio dello storico allenatore di Utah. Intervistato a riguardo D-Will commenta: “Di sicuro non avevamo un forte rapporto di amicizia, ma allo stesso tempo non penso che le nostre discussioni ed incomprensioni fossero molto diverse da quelle che possono avere gli altri giocatori con i rispettivi coach. Entrambi siamo molto testardi ed è per quello che ci scontravamo. Ma una cosa su cui eravamo sempre d’accordo era la voglia di vincere.