07/02/2011 - Quando i coach delle 30 franchigie sono stati invitati ad esprimere le preferenze per decidere le riserve dell’All-Star Game il nome degli “snobbati” che ha fatto più discutere è stato senza ombra di dubbio Kevin Love. Infatti il giocatore dei Minnesota Timberwolves, alla sua terza stagione NBA, sta viaggiando con delle cifre da puro fuori classe: 21.4 punti a partita, 15.5 rimbalzi, 43.9% da oltre l’arco ed ha compilato una striscia fatta da 34 doppie doppie consecutive. Numeri alla mano è facile intuire il motivo per cui la sua esclusione ha fatto scalpore almeno sino a 24 ore fa quando David Stern lo ha selezionato come sostituto di Yao Ming. Il lungo del Sol Levante, operato ad inizio campionato, dovrà restare fermo come minimo per tutta la stagione ed i suoi sostenitori cinesi (e mondiali), nonostante la notizia sia risaputa ormai da mesi, lo hanno comunque votato facendolo diventare titolare della formazione West All-Star. In caso di infortunio di un titolare il regolamento prevede che il commissionario della Lega (appunto David Stern) selezioni il sostituto ed è “toccato” proprio a Love raccogliere il posto vacante di Yao. “Eravamo a mezz’ora dalla palla a due quando il coach, davanti a tutti la squadra, mi ha detto che avrei fatto parte del All Star Game. Sono rimasto scioccato e guardandolo gli ho detto: “Di cosa stai parlando? Mi vuoi prendere in giro davanti a tutti?’ Poi mi hanno spiegato che non stavano scherzando e mi è venuto in mente quanto accaduto l’altranno.” Con la mente Love ritorna a dodici mesi fa quando partecipò alla partita del venerdì con la maglia dei secondo anno nella sfida Sophomore Vs Rookie. “Mi ricordo che eravamo seduti sull’aeroplano ed il presidente mi disse: ‘Può darsi un giorno giocherai la partita della Domenica’. Fra me e me pensai: ‘mi piacerebbe farlo il prossimo anno quando si giocherà nella mia città a Los Angeles’. E ora sono qui.” conclude un felice, quanto soddisfatto dei risultati, Love.