02/02/2011 - Dirk Nowitzki si unisce a Andrei Kirilenko (Utah Jazz) e Brandon Jannings (Milwaukee Bucks) nella lista dei giocatori che in caso di sciopero del campionato 2011/12 tenteranno di mantenersi in forma andando a giocare all’estero. Ad annunciarlo è il tedesco stesso ai microfoni di uno dei principali network tedeschi: “Prima di starmene seduto un anno intero tenterò di andare a giocare da qualche altra parte.” La dichiarazione del numero 41 dei Mavs ha fatto subito il giro del mondo, ma Classe D non perde tempo a placare tutte le possibili gole profonde pronte ad intervenire sull’argomento: “Ci sono state subito una marea di speculazione. Non ho alcun idea se dal punto di vista legale riuscirò ad avere la possibilità di giocare in un’altra squadra. Io ho un contratto che mi impegna con i Mavericks e non sono mai stato in un lockout. Quando accadde quello precedente non avevo ancora nessun ingaggio NBA.” Dal punto di vista contrattuale, salvo permessi speciali o una regola creata ad hoc dalla FIBA per i giocatori costretti a restare fermi causa sciopero, Dirk (come AK47 e Jennings) non potrà staccarsi dai Mavericks perché il regolamento internazione della lega pallacanestro mondiale (appunto la FIBA) dà la possibilità ad un giocatore NBA di impegnarsi in un’altra squadra se e solo se in possesso di una lettera di “via libera” ottenuto dalla federazione USA Basketball. In caso di eventuale sciopero, nonostante i giocatori resteranno fermi contro il loro volere (e senza percepire lo stipendio), i loro ingaggi con le rispettive franchigie non decadano (ad eccezione dei free-agent) dunque non saranno in grado di ottenere il sopracitato permesso da USA Basketball. Intervistato sul suo punto di vista Mark Cuban, owner dei Dallas Mavericks, commenta: “E’ ancora tutta un’ipotesi. Non vedo niente di male in ciò che ha detto Dirk alla stampa tedesca. Rappresenta un’ipotesi sulla quale i mass-media poi costruiscono delle altre ipotesi. Più si diffonde la notizia e più si creano ipotesi su ipotesi. Personalmente preferisco non partecipare a questo diffondersi di ipotesi.”