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24/01/2011

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Dallas Mavericks


Toronto Raptors

Cuban non ha nulla da nascondere sui movimenti Mavs-Raptors

Mavericks

Raptors
24/01/2011 - L’owner dei Mavs Mark Cuban ha deciso di fare luce pubblicamente su quanto sta accadendo con i Toronto Raptors perché, secondo la sua versione dei fatti, non ha nulla di nascondere. Dietro a questa affermazione c’è il blocco posto dalla Lega alla trade che porterà, ammesso l’ufficio centrale NBA dia il benestare, Alex Ajinca ai canadesi come contropartita di una somma di denaro. Lo scambio di per se non ha nulla di illegale, ma sotto la lente d’ingrandimento degli uomini di David Stern c’è un altro movimento avvenuto prima e che potrebbe essere correlato a quello di Ajinca ovvero il taglio di Peja Stojakovic. L’ex-Kings/Pacers/Hornets, infatti, ha raggiunto un accordo per una buona uscita con i Raptors (dove era stato spedito ad inizio campionato da New Orleans) e nelle prossime ore firmerà un impegno sino alla fine del campionato proprio con i Mavericks i quali per fargli spazio nel roster (attualmente la rosa dei Texani risulta piena) cederanno proprio Ajinca a Toronto. Grazie al taglio dei cugini d’oltreconfine, però, Stojakovic costerà a Cuban solamente un ingaggio al minimo salariale (circa 1.2 milioni di dollari) e non gli oltre 14 milioni di dollari che sono il suo stipendio complessivo per il 2010/11.
La serie di movimenti (taglio di Peja, passaggio ai Mavericks, cessione di Ajinca) secondo Cuban sarebbero solo una serie di coincidenze nate una in seguito all’altra, ma sono solo delle coincidenze: “Quando ho saputo che Caron Butler avrebbe dovuto restare fermo sino a fine campionato allora ho chiamato Brian Colongelo, gm dei Raptors, per chiedergli se erano interessati a tagliare Stojakovic. Colangelo mi rispose che in primis avrebbero cercato di cederlo, ma comunque mi diede il permesso di parlare con l’agente di Pjea.” afferma Cuban ai microfoni della stampa di New York dopo la partita (vittoria in volata per la Big D) Nets-Mavs e prosegue: “Abbiamo chiamato Bauman, agente di Peja, il quale si è detto interessato alla nostra offerta. A questo punto il nostro presidente Donnie Nelson, Bauman e Stojakovic si sono messi d’accordo che in caso di taglio si sarebbero risentiti per negoziare un ingaggio. Non c’è nulla di illegale. Non abbiamo infranto nessuna regola. Il lavoro dei General Manager è anche quello di chiamare, organizzare trade e mettersi d’accordo su eventuali scambi.”.
Per quanto riguarda invece Ajinca tutto sarebbe avvenuto dopo il “discorso” Stojakovic: “Colangelo , una volta chiuso il capitolo Stojkaovic, ha richiamato chiedendo: ‘Cosa ne pensate di Ajinca? Siete interessati a cederlo in cambio del denaro necessario a pagarvi il suo stipendio sino a fine anno?’ Non si tratta di una grossa somma di denaro, ma l’affare era buono e da noi giocava poco quindi abbiamo accettato. Le due trade sono completamente separate, non hanno nulla di collegato e non violano nessuna regola. Capisco le altre squadre siano arrabbiate perché siamo arrivati a Peja prima di tanti altri e allora pensano a accordi o brogli. Ma non c’è nulla di illegale. ” Cuban, approfittando di essere nel New Jersey, chiude con un esempio ovvero quello legato a Troy Murphy: “Sapete quante squadre in questo periodo chiamano i Nets e chiedono: ‘Siete interessati a tagliare Troy Murphy?” A questo punto, se ottengono il permesso per farlo, poi chiamano il suo agente e cercano di mettersi d’accordo. E’ cosi che funzionano le cose quando c’è un giocatore che deve negoziare una buona uscita perché se non conosce quale sarà il suo futuro, in quale squadra andrà e con che ruolo, allora non si arriverebbe mai ad un accordo.” Spiegate le sue ragioni ora restiamo in attesa di una decisione da parte della Lega che in caso negativo potrebbe significare il taglio di Ajinca (il quale da free-agent potrà comunque andare a Toronto) oppure di Sasha Pavlovic.