20/01/2011 - itornato ieri dalla Russia, dove conduce ancora buona parte del proprio business, l’owner dei New Jersey Nets (nonché magnate delle miniere di nichel russe) Mikhail Prokhorov non perde tempo per commentare l’ipotetica trade con i Nuggets il cui scopo sarebbe arrivare a Carmelo Anthony. Le opinioni del proprietario di maggioranza del team targato East Rutherford non lasciano spazi ai dubbi: “Nono sono contento di come l’affare sia stato condotto sinora. Ha impiegato troppo tempo ed è stato reso noto in pubblico. Sono due cose inammissibili che sono sicuro ci costeranno parecchie partite di distrazioni. Penso la nostra dirigenza abbia fatto un ottimo lavoro, ma alle volte bisogna rendersi conto che alcuni situazioni sono semplicemente troppo complesse perché accadano. Parlerò con la nostra dirigenza perché si cambi direzione.” Prokhorov ha atteso tre mesi prima di rilasciare questa dichiarazione, ricordiamo le prime voci sul possibile arrivo di ‘Melo ai Nets si registrarono nell’Ottobre 2010, ed ora non ha più intenzione di perdere altro tempo che, come testimoniano le 6 sconfitte consecutive (di cui 4 nella Western Conference), genera distrazioni e nervosismo nello spogliatoio. “E’ la mia decisione.” commenta Prokhorov confermando il permesso ottenuto dai Nuggets per parlare con Carmelo Anthony il quale, però, si è sempre dimostrato a dir poco “freddo” per aprire una trattativa e trovare una soluzione. “Può darsi mi abbia spedito un e-mail quando non avevo una connessione ad internet oppure si sia perso il piccione viaggiatore con la sua decisione.” afferma ironicamente Mikhail deluso di non aver mai ricevuto una risposta da parte di Anthony.
Con l’affare Nuggets-Nets-Pistons (pure Rip Hamilton avrebbe dovuto essere coinvolto) tramontato c’è chi non tarda a far sentire il fatidico “vi avevo avvisati” come l’allenatore dei Nuggets George Karl : “Io ho sempre fatto parte di quei ragazzi che da tempo aveva avvisato tutti i mass-media: lo scambio è davvero distante dalla realtà. Ma le mie dichiarazioni non facevano abbastanza notizia ed era meglio pensare ci fosse qualcosa di imminente. Adesso non voglio perdere altro tempo e mi devo concentrare sulle prossime partite… Mi interessano molto di più le future sfide piuttosto che le parole del mio amico miliardario dalla Russia e delle sue dichiarazioni che faranno nascere altri scenari di trade.” afferma l’ex-coach dei Seattle SuperSonics finalisti 1996. Karl conclude cercando di mettere da parte l’argomento una volta per tutte: “Se sono vere le parole di Prokohorov allora sono vere. Se sono false allora sono false. Non c’è modo di saperlo al 100% e si tratta di informazioni che si possono conoscere con certezza solo se si lavora a livello dirigenziale altrimenti non esiste modo di trovare riscontri.” Nonostante il tentativo di Karl è facile intuire come nei prossimi giorni, con l’avvicinarsi della dead-line, l’argomento Anthony tornerà sulle prime pagine dei giornali. Restiamo in attesa di svolgimenti.