22/12/2010 - Ieri sera la conferenza post-partita fra Jazz e Cavaliers era gremita ti giornalisti tutti interessanti alle parole di Jerry Sloan il quale, senza badare troppo al numero dei presenti, ha commentato: “Non ho nessun pensiero a riguardo. Non fa parte del mio stile né di giocatore e tanto meno di allenatore. Ovviamente mi piace vincere, ma non riuscirei a farlo senza il lavoro dei mi collaboratori.” Con queste poche parole Sloan, in perfetto stile “sergente di ferro”, replica a chi gli domanda della sensazione di essere entrato nella storia della NBA come quarto allenatore più vincente di tutti i tempi. La “W” dei suoi Jazz, oltre a proiettare il record di Utah contro i team della Eastern Conference sul 11-1, rappresenta il trionfo numero 1210 in carriera per Sloan e questo lo porta a pari merito con Riley sul gradino più basso del podio. Il secondo posto appartiene al coach, oggi in pensione, nativo di New York Lanny Wilkens con 1.332 vittorie mentre al numero uno assoluto troviamo l’ex-coach dei Warriors (esonerato appena qualche mese fa) Don Nelson con 1.335 vittorie. Sloan ha tutti i numeri per raggiungerli, ma ovviamente non dedica nemmeno un secondo dei propri pensieri a questi traguardi. Alla guida dei Jazz dal 1988 il coach dei Jazz nel corso di 22 anni ha visto 234 allenatori alternarsi alla guida delle altre franchigie oltre a stabilire il record per longevità sulla panchina di un sport professionistico non solo nella storia della NBA, ma in quella di tutti gli sport professionistici americani (quindi inclusi NHL, NFL, MLB, ecc). Dallo spogliatoio degli Utah, purtroppo, non arrivano solo buone notizie perché nell’allenamento pre-partita Memet Okur si è slogato la caviglia ed ora i medici stanno valutando le condizioni fisiche del Turco. L’infortunio non facilità la situazione di Okur che ha già saltato quasi tutto lo scorso campionato a causa della rottura del tendine d’Achille.