20/12/2010 - Lo scorso 20 Ottobre Mike Miller stava terminando l’allenamento con la consueta partita cinque contro cinque quando si è impigliato il pollice delle mano destra nella canottiera di LeBron James il quale, non accortosi di cosa stava succedendo, ha proseguito il movimento finendo con lo strattonare la mano del neo-acquisto degli Heat. L’infortunio è subito sembrato serio e le analisi della risonanza magnetica hanno tolto ogni dubbio evidenziando la rottura di un legamento nel pollice della mano. Finito sotto i ferri lo staff medico aveva diagnosticato un periodo pari a 3 mesi di stop/riabilitazione per permettere a Miller di rientrare in azione perciò da planning si attendeva il debutto non prima di Febbraio 2011. I medici hanno seguito giorno per giorno l’ex-rookie dell’anno classe 2001 che oggi, contro ogni previsione, sembra pronto a scendere in campo. Tra lui ed il debutto c’è solo il benestare di Pat Riley, presidente degli Heat, perché lo staff medico ha già espresso il proprio parare positivo. “Ovviamente vorrei giocare, ma capisco ci siano progetti da rispettare.” afferma Mike Miller ai microfoni di uno dei maggiori Network sportivi americani e prosegue: “Dei sacrifici devono essere fatti ed io non ne sono escluso. Ma li capisco perché vogliono essere sicuri che quando tornerò in campo lo farò al 100% e senza ricadute. Fa parte del progetto ed un allenamento in più non ha mai fatto male a nessuno.” Gli Heat non perdono da 12 partite ed ovviamente Pat Riley prima di inserire Mike nel roster dei giocatori attivi vuole essere sicuro delle sue condizioni fisiche per evitare ricadute che alterino la chimica della squadra (raggiunta dopo un “turbolento” avvio). Nell’attesa del “semaforo verde” Miller ha iniziato a seguire il team pure in trasferta dove molto probabilmente avverrà il debutto nel campionato 2010/11. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, ci sono buone possibilità che scenda in campo Giovedì contro i Suns a Phoenix in preparazione del match di Natale (con i Lakers).