01/12/2010 - Circa un mese fa Stephen Jackson aveva ricevuto dalla lega una multa pari a 50.000 dollari perché finita la partita, mentre si trovava nel tunnel, aveva inveito contro gli arbitri. Il nuovo regolamento multa questo comportamento quindi tutti i giocatori che si lamentano in modo pesante anche se lontano dall’arbitro vengono sanzionati. Jackson si era lamentato della sanzione, ma come tutti era stato avvisato da un video diramato dalla NBA alle trenta franchigie dove oltre a questa regola ne venivano introdotte delle nuove e fra le novità, proprio con Jackson come esempio, veniva “consigliato” di non protestare con gli arbitri in caso di espulsione, ma piuttosto di lasciare il terreno di gioco il più in fretta possibile. A quanto parte l’ex-Knicks non è stato troppo attento e Martedì, quando gli è stato chiamato il secondo fallo tecnico per insulti all’arbitro, non ha abbandonato il campo se non dopo una lunga protesta. In quanto recidivo la Lega ha deciso di applicare una sanzione “pesante”: Jackson salterà il prossimo match che basandosi sul suo attuale stipendio (8.45 milioni di dollari) gli costerà un totale di 103.000 dollari (circa 80.000 euro). Con 18.1 punti Jackson risulta il miglior realizzatore delle Linci quindi non sarà facile per i Bobcats colmarne l’assenza anche se solo per un match. Da parte del diretto interessato non si registra nessun commento perché oggi ha preferito abbandonare la sessione di allenamento prima dell’arrivo dei giornalisti. I due falli tecnici portano Jackson ai vertici della classifica “Bad Boys” della NBA dove condivide il trono con un insospettabile Dwight Howard (i cui falli tecnici, però, provengono dalla reazione immediate alle chiamate arbitrali e non dagli insulti ai direttori di gara).