30/11/2010 - A Miami sono giorni difficili con la crisi della squadra, le voci su Spolestra ed il malcontento dei giocatori verso il sistema e il loro allenatore. Quest’ultimo punto è stato diramato ieri da una gola profonda stando alla quale Spoelstra avrebbe richiamato davanti a tutti James accusandolo di essere troppo poco serio. La notizia, dal momento che riguarda uno dei giocatori più famosi (e forti) del pianeta, ha fatto il giro del mondo in poche ore quindi era quasi scontato il faccia a faccia avvenuto qualche ora fa i diretti interessati. I due si sono parlati a porte chiuse per circa mezz’ora e alla conferenza stampa post-partita (vittoria di Miami su Washington) hanno ricevuto parecchie domande sull’argomento. Erick non scende nei dettagli del richiamo, anzi evita proprio l’argomento, preferendo fare un quadro generale della situazione: “Io li chiamo conflitti necessari. Credo fermamente che questa sia una buona squadra. E se riusciremo a sorpassare questo momento allora diventeremo ancora più forti, uniti e pronti alle prossime sfide.” James non nasconde la delusione generata dal brutto avvio di stagione etichettando questo campionato meno divertente e più difficile di quello passato. Il trionfo sui Wizards è stato il primo in cinque partite ed ovviamente questo causa in lui molta frustrazione. Tuttavia LBJ nega di avercela con Spolestra e con il modo in cui gestisce la squadra o come lo impiega sul terreno di gioco. “Penso che chiunque sia frustrato in questo momento. Tanto io quando coach Spo, ma non penso che lui ce l’abbia con me in particolare. Da parte mia se avessi qualche problema allora andrei dritto dall’allenatore. Da parte sua farebbe lo stesso. Non sono uno che esprime il proprio pensiero dietro alle persone, gli parlo direttamente in faccia. Non sono il genere di persona che farebbe certe cose.” afferma James non confermando (ma nemmeno smentendo) il richiamo di Spoelstra nei suoi confronti.