28/10/2010 - Il calendario NBA 2010/11 prevedeva come prima partita per i Grizzlies la sfida casalinga contro gli Hawks. Il match, vinto da Atlanta 119-104, ha riportato alle mente Lorenzen Wright scomparso nel corso dell’estate e sulla cui morte al momento restano ancora pecchi punti interrogativi. Nel corso della sua carriera Lorenzen indossò sia le maglia dei Grizzlies che degli Hawks, ma era noto soprattutto a Memphis ovvero la città dove aveva disputato il college affermandosi come uno dei giocatori più amati nella storia della città. La scomparsa di Wright, come anticipato, è avvenuta la scorsa estate in modo “misterioso”: in una strada isolata nei pressi dell’aeroporto è stato rinvenuto il cadavere a circa 10 giorni dalla morte avvenuta per mano di un assassino che gli ha sparato contro 10 colpi d’arma da fuoco. Qualche istante prima “dell’esecuzione” Wright aveva provato a chiamare il numero delle emergenze (il 911), ma quando il centralino rispose sentì solo 10 colpi d’arma da fuoco. Ad oggi il cellulare risulta disperso. Lorenzen si sarebbe dovuto recare lontano dalla città per un paio di settimane dunque la sua famiglia non si è accorta della scomparsa sino a quando la persona che avrebbe dovuto incontrare l’ex-Grizzlies chiamò a casa Wright per sapere dove fosse finito Lorenzen. Avvisata la polizia, appunto 10 giorni dopo, il cadavere fu riconosciuto solo grazie al calco dei denti quindi è stata avviata un indagine che ha portato sulla pista della droga. Attualmente negli indiziati sembra esserci uno dei più noti malviventi di Memphis ovvero Craig Petties che risulta in attesa di giudizio per 50 capi di accusa (fra cui racket, assassino, rapimento, spaccio). A confermare questa teoria c’è la presenza della squadra anti-droga della polizia di Memphis che indaga sul caso Wright. Le indagini sono in corso e proprio per questo motivo da parte degli uffici federali non arriva nessun commento. L’unico a rilasciare una breve intervista è il direttore della polizia Larry Godwin: “E’ un mistero, ma non chiuso. Stiamo ancora lavorando al suo caso. Vi assicuro che non è stato archiviato e chiuso come irrisolto.” In attesa che la giustizia compia il suo corso restiamo in attesa di svolgimenti.