31/08/2010 - Domenica l’aeroporto di Hopkins (Cleveland) è stato l’involontario luogo di un incontro/scontro tra LeBron James e Mo Williams. Il Prescelto, come tutti ormai sapranno, ha deciso di voltare le spalle alla franchigia dei Cavaliers per unirsi a Wade e Bosh nei Miami Heat. Invece Williams, acquistato un paio d’anni fa proprio per giocare in coppia con James, rimane un membro dei Cavs destinato a far parte della ricostruzione del team e (come tanti) scioccato dalla decisione presa da LeBron di andarsene. Nonostante fosse rimasto molto scosso quanto deluso dall’addio di James l’incontro, come lo stesso Williams afferma al quotidiano Akron Becon-Journal, è andato per il meglio: “La conversazione è andata bene. Ovviamente il nostro rapporto d’amicizia non si limitava al basket anche se la sua decisione di andarsene mi tocca profondamente. Una parte di me continua ad essere acida nei suoi confronti… ma comunque gli ho augurato il miglior futuro possibile. Con la sua scelta si è fatto una marea di nemici, di sicuro non ne ha bisogno di uno nuovo.”
Sempre in “tema Williams” il nuovo allenatore dei Cavaliers Byron Scott (assunto dopo la fine del campionato dei Cavs e prima dell’addio di James) pare deciso a fare di Mo una delle colonne portanti della franchigie. Infatti Scott intervistato su quale ruolo si aspetta da Williams nel prossimo campionato risponde: “Alle volte una stella come può essere James ha così tanto talento e fa cosi tante cose con la palla che alcuni dei suoi compagni posso iniziare a sentirsi meno importanti per via del basso numero di palloni da loro gestiti. Di sicuro ti aiuta parecchio nelle percentuali al tiro perché ti fa ricevere la palla nel punto preciso dove tu sei più forte e dove tu vorresti sempre tirare. Un ragazzo come Mo, però, è molto di più che un semplice realizzatore destinato a ricevere e tirare. Mo è un giocatore in grado di portare palla, gestire il gioco e battere chiunque sul pick and roll. Magari è sfiduciato perché non le fa da tanto tempo, ma io sono sicuro che è ancora in grado di fare tutte queste cose.”