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17/08/2010

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Celveland Cavs


Miami Heat

LeBron James sempre più convinto della sua scelta

Cavs

Heat
17/08/2010 - Intervistato dalla nota rivista GQ LeBron James ha pubblicamente commentato in prima persona gli eventi accaduti a Cleveland oltre un mese fa. Per l’esattezza il giorno otto di Luglio quando in una trasmissione televisiva mandata in diretta in tutto il mondo, con circa 10 milioni di spettatori, James rese nota al mondo la decisione di lasciare i Cavaliers per spostarsi agli Heat e fare coppia con Wade e Bosh. La decisione di lasciare l’Ohio, lo stato in cui è nato e cresciuto oltre ad essersi affermato come giocatore di basket, ha sconvolto dirigenza e tifosi di Cleveland. Come risposto l’owner Dan Gilbert ha pubblicato una lettera aperta sul sito ufficiale della squadra dove accusava James di tradimento e di non essersi impegnato al secondo turno contro Boston perché aveva già deciso di andarsene. Invece alcuni tifosi hanno incendiato le magliette con il numero 23 ed hanno preso a sassi il cartellone pubblicitario ormai simbolo di Cleveland che ritraeva James e la scritta “We are all witness” (cartello comunque rimosso dalla Nike). Parlando con GQ il numero 6 dei Miami Heat ha classificato tutti questi eventi come una “forte motivazione” per impegnarsi ancora più a fondo nel prossimo campionato e specialmente nelle sfide dirette con i Cavaliers. “Se le partite contro Cleveland mi avessero dato la possibilità di ritornare a casa con il benvenuto dei tifosi sarebbe stato fantastico. Ma purtroppo non sarà così..” afferma LBJ che poi si dice sempre più convinto della sua scelta vista la reazione all’addio. “Credo che Dan Gilbert non abbia mai avuto realmente cura di me come giocatore. Mia madre mi ha sempre detto questa cosa: ‘Riesci a vedere il vero volto di una persona solo quando questa è colpita dalle avversità. Solo allora potrai capire di che persona si tratta’. Io e la mia famiglia abbiamo visto senza ombra di dubbio la reazione di Gilbert che mi fa sentire una volta più sicuro della mia decisione.” Nell’intervista è stato anche chiesto a James se avesse dei ripensamenti su come ha fatto l’annuncio dal momento che pure l’ufficio centrale della Nba, presi in analisi gli esiti di un sondaggio fatto ad hoc per conoscere cosa ne pensassero i tifosi del programma “the decision”, lo ha richiamato (senza sanzione) per l’accaduto. Però anche su questo argomento il Prescelto non batte ciglio e dichiara: “Potessi tornare indietro non cambierei nulla: né la scelta, né il modo in cui l’ho annunciata. Capisco che tante persone si sono sentite ferite. Anche io ed i miei amici mentre crescevamo non abbiamo sempre avuto un rapporto bellissimo con Cleveland. Akron non è distante da Cleveland, ma non è Cleveland ed i ragazzi di Cleveland, dal momento che si tratta di una città molto più grande, ci guardavano sempre dall’alto verso il basso… Cleveland non ci è sempre piaciuta ed in alcuni casi l’abbiamo odiata. Ci sono un sacco di persone che soprattutto in questi giorni continuiamo ad odiare in Cleveland.” Da parte dei Cavaliers(che presto presenteranno la nuova divisa) e di Dan Gilbert (che per la sopracitata lettera aperta è stata pesantemente multato dalla lega) non arriva nessuna risposta.