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04/08/2010

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Memphis Grizzlies

La polizia fa luce sulle chiamata di Wright al 911

Grizzlies
04/08/2010 - Le indagine sulla morte di Lorenzen Wright, trovato deceduto causa ferite d’arma fuoco ormai due settimane fa, proseguono principalmente in due direzioni: ripercorrendo l’ultimo periodo di Lorenzen (chi frequentava, dove si recava e dove viveva) e la “misteriosa” chiamata al 911. Dai registri del numero di pronto intervento, infatti, è presente una chiamata che si ipotizza sia stata fatta da Wright. L’audio della telefonata fa sentire in lontananza delle voci seguite poi all’incirca da 12 colpi di pistola. Chi ha risposto alla telefonata d’emergenza, però, non ha allarmato la polizia facendo nascere cosi tante (giuste) polemiche sul modo in cui sia stata gestita. Eseguite delle indagini oggi la polizia rompe il silenzio stampa sull’argomento. Il numero da cui è partita la chiamata non apparteneva a Lorenzen Wright quindi non si sarebbe comunque risaliti all’ex-giocatore di palla canestro. Il sistema di triangolazione che stabilisce il luogo da dove parte la telefonata non è riuscito a centrare con precisione le coordinate ed infatti dai tabulati della mattina del 22 di Luglio risulta solo che proveniva da un’area esterna alla città di Memphis. Claudia Woods ed il suo principale Donald Taylor sono i due addetti che hanno risposto alla chiamata provando poi a capire da dove fosse partita usando il loro IPhone, ma senza risultato. “Non abbiamo avvisato nessuno perché si trattava di una chiamata sconosciuta da una località sconosciuta.” afferma la Woods. Gli stessi dati di posizionamento parziali usati con degli strumenti adeguati hanno poi permesso alla polizia, due settimane dopo, di ritrovare il cadavere di Wright. “Ovviamente adesso ci sono nuove tecnologie che permettono di fare un lavoro migliore anche con dati parziali, ma in un certo senso noi siamo limitati principalmente a causa dei costi.” conclude l’ispettore che ha interrogato i due sopracitati addetti del 911.