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02/08/2010

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Memphis Grizzlies

Nuovo indizio nell'indagine Wright

Grizzlies
02/08/2010 - L’indagine sul decesso di Lorenzen Wright, trovato morto la settimana scorsa vicino ad un bosco nei pressi di Memphis e riconosciuto solo attraverso il calco dentale, si sposta nella casa della ex-moglie dove oggi i detective hanno passato a settaccio grill, camino e cortile. L’ultima volta in cui fu visto in vita risale al 18 Luglio quando nel cuore della notte una macchina lo prelevò dalla casa della sua ex-moglie Sherra Wright (i due avevano trascorso la serata insieme). Lorenzen, secondo quanto afferma sua madre, al seguito doveva avere una grossa somma di denaro contante che attualmente risulta scomparsa. Qualche mese fa, metà febbraio, a casa degli ex-coniugi Wright erano apparsi tre uomini armati che avevano “consigliato” di non avvertire la polizia della visita e ad uno di essi (coinvolto in 6 omicidi, ma mai accusato direttamente) Lorenzen ha venduto due delle sue automobili. A far setacciare la casa della signora Sherra, però, è un particolare ottenuto dalla polizia solo oggi. Infatti la notte della scomparsa, all’incirca in coincidenza con l’ora del prelievo di Lorenzen, i vicini hanno notato del fumo alzarsi dall’abitazione dei Wright. Il particolare non è passato inosservato perché si trattava di uno dei giorni più caldi di tutto il mese (se non dell’estate) quindi la possibilità che il cammino fosse acceso per riscaldare la casa è a dir poco nulla. Dunque ecco perché gli agenti hanno rivoltato abitazione, camino e grill. In attesa di conoscere cosa è stato trovato (ammesso ci sia qualche indizio) la polemica prosegue sui quotidiani del Tennessee dove la madre del defunto si lamenta di come il 911 ha gestito la chiamata del figlio. Come è già emerso Lorenzen ha chiamato il numero del pronto soccorso, ma nella sua telefonata si sente solo una o più voci in lontananza quindi una dozzina di colpi d’arma da fuoco. “Com’è possibile che il 911 riceve una chiamata, sente dei colpi d’arma da fuoco e non reagisce in nessun modo? Possibile che a nessuno sia venuto in mente di indagare? Qualcuno dovrà rispondere a queste domande. Voglio che qualcuno del 911 paghi in prima persona, perché non è questo il modo di reagire.” afferma la madre di Wright. Come lei restiamo in attesa di svolgimenti.