Yao parla del futuro e critica la nazionale cinese
Rockets
L’infortunio dal quale sta guarendo Yao, per chi non lo ricordasse, risale ai playoffs 2009 quando contro i Lakers riportò una microfrattura al piede. Convinti si trattasse di un incidente di routine i medici lo misero a riposo un paio di mesi salvo accorgersi, a Luglio dello scorso anno, che il piede non stava minimamente guarendo. Finito sotto i ferri i tempi di recupero per evitare ricadute gli hanno fatto saltare tutto il campionato 2009/10. Senza il suo supporto i Bianco-Rossi hanno disputato un campionato migliore delle più rosee aspettative fallendo l’obiettivo playoffs solo nelle prime settimane di Aprile. In attesa di vedere quale sarà il suo innesto nei nuovi Rockets (senza T-mac) torniamo al discorso nazionale. Senza di lui la squadra della Cina difficilmente riuscirà a farsi strada all’Olimpiade di Londra 2012, ma Yao (per la prima volta nella sua vita) critica senza mezzi termini i modi della Nazionale Cinese: “Stiamo cercando di vincere qualcosa a cui nel 2008 non siamo nemmeno stati in grado di avvicinarsi. Abbiamo puntato tutto sul roster del 2008 senza lasciare spazio ai giovani e creare un team di riserve per il futuro. E’ come se volessimo uccidere la gallina dalla uova d’oro che ci ha fatto conoscere al mondo.” afferma Ming che nel suo paragone vede l’attuale formazione come la “gallina dalla uova d’oro” destinata a morire perché non esiste un gruppo di giovani pronto a raccogliere il testimone e cercare di portare la Cina sul podio Olimpico negli anni a venire. “Io adesso ho 30 anni. Un atleta di 30 anni non dovrebbe essere considerato il cardine di nessuna nazionale” difficile dargli torto perché a Londra 2012 (ammesso scenda in campo) avrà 32 anni mentre nel 2016 arriverà a 36 (carriera semi-finita).