27/07/2010 - Jamal Crawford, nominato sesto uomo dell’anno 2009/10, avrebbe richiesto agli Atlanta Hawks di aprire le trattative legate all’estensione del suo attuale ingaggio. Crawford, arrivato in Georgia 12 mesi fa nella trade con i Warriors, nonostante sia sempre partito dalla panchina è stato in grado di confermarsi come il secondo miglior realizzatore della squadra nella stagione regolare e nei playoffs (l’unico a fare meglio di lui alla voce “punti” è stato Joe Johson). Anche nella disastrosa serie contro gli Orlando Magic (Atlanta spazzata via con un secco quanto deludente 4-0) l’ex-Bulls/Knicks si è confermato fra i migliori con 17 punti di media. Sinora impegnata a trovare un accordo con Joe Johnson (rinnovato) e a discutere con Phoenix riguardo Childress (passato ai Suns) la dirigenza degli Hawks sino ad oggi non ha ancora aperto le trattative per prolungare la permanenza di Jamal nel Sud degli Stati Uniti D’America. Il suo ingaggio prevede ancora un anno a 10 milioni di dollari quindi, se non ci sarà nessun rinnovo, l’ingresso nei free-agent senza restrizioni della prossima off-season 2011. Su di essa, però, ci sono parecchi dubbi soprattutto legati al rinnovo del contratto collettivo di lavoro fra la NBA ed il sindacato dei giocatori. Se le parti non dovessero accordarsi la Lega rischia di ritornare al punto di 11 anni fa ovvero al 1999 quando fu saltato mezzo campionato per sciopero: in questo caso Crawford, come tutti gli altri free-agent, resterebbe senza ingaggio e dovrebbe attendere le nuove condizioni per ottenerne uno. L’idea legata allo svilupparsi di questo scenario è che, causa la crisi economica generale, i contratti sono destinati ad essere menu remunerativi quindi i giocatori (come Crawford) sperano di rinnovarli entro il prossimo 30 giugno. Al momento gli Hawks non commentano la richiesta di Jamal dunque restiamo in attesa di svolgimenti.