Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba
Altre notizie del
19/07/2010

Archivio News Squadre


Chicago Bulls


Celveland Cavs


Miami Heat

MJ non si sarebbe mai alleato come LBJ

Bulls

Cavs

Heat
19/07/2010 - Come ormai descritto e risaputo l’addio di James ai Cavs non è stato dai migliori sia per il modo in cui la decisione è stata resa nota (attraverso un programma televisivo senza preavviso nei confronti di Cleveland) che per la scelta fatta da LBJ di unirsi a Wade e Bosh. Abbandonare una squadra dove era una stella assoluta per dividere il palcoscenico con altre due ha generato l’idea comune che James non sarà mai come Micheal Jordan. A spiegarne le ragione ci ha pensato Charles Barkley (ex-giocatore NBA ora commentatore della rete TNT): “ La sua scelta lo porta direttamente fuori da ogni possibile paragone con Jordan. Può vincere quanto vuole, non sarà mai come Jordan. Michael non avrebbe mai lasciato Chicago. Se LeBron avesse scelto di restare a Cleveland cercando di vincere come “l’uomo franchigia” sarebbe stata tutta un’altra storia…. Fosse rimasto e fosse riuscito a vincere il titolo la sua fama lo avrebbe portato sopra ogni cosa. Gli bastava un titolo a Cleveland ed era leggenda. Non conta quanti ne vincerà a Miami perché gli Heat sono chiaramente la squadra di Dwyane Wade.” Il Prescelto persevera nel silenzio dietro al quale si è trincerato da quando arrivato a Miami (non ha risposto né a questa, né alle altre critiche targate Cleveland), tuttavia l’argomento torna di rilievo perché nel week-end è stato intervistato Michael Jordan su quale fosse la sua idea sul passaggio di James agli Heat per unirsi a Dwyane Wade e Chris Bosh. Il numero 23 più forte di tutti i tempi (6 anelli vinti: 1991-1992-1993-1996-1997-1998), direttamente dai campi da golf, risponde: “Con il senno dei poi è sempre facile parlare. Personalmente, però, non avrei mai chiamato Larry Bird, nè Magic Johnson per dirgli: “Hey ragazzi mettiamo d’accordo e giochiamo tutti nella stessa squadra”. Ma oggi la situazione è diversa… Non la giudico una scelta negativa. E’ un’opportunità d’oro per questi ragazzi. In tutta onesta, però, io avrei preferito battere i miei avversari e non allearmi con loro.