12/07/2010 - Dieci anni fa i Detroit Pistons acquistavano, solo per fare quadrare gli stipendi in movimento, dagli Orlando Magic Ben Wallce in cambio dell’All-Star Grant Hill (girato ai Magic con un sign and trade). Con il passare delle stagioni Wallace, mentre Hill non riusciva ad affermarsi causa infortuni alle caviglie, è diventato l’emblema della MoTown trascinandola sino al titolo vinto nel 2004. Due anni più tardi, estate 2006, entrò a far parte dei free-agent e come tale optò per spostarsi ai Bulls che gli offrivano un contrattato come mai ne aveva visti in carriera: quattro anni a 60 milioni di dollari. Nella Wind City, però, non riuscì mai a ripetere i numeri visti a Detroit e dopo un paio di stagioni venne ceduto ai Cavaliers. Alle corte di LeBron James si infortunò alla gamba saltando oltre metà campionato e dodici mesi fa, off-season 2009, venne spedito ai Suns come contropartita di Shaquille O’Neal. Mai entrato nei progetti di Phoenix venne tagliato e da free-agenti si accordò per un anno al minimo salariale di nuovo con Detroit. Nelle mura dello stadio che lo ha reso famoso in tutto il mondo Ben è tornato ad essere “Big Ben” (con i colpi del noto campanile londinese a scandire le sue stoppate) concludendo il campionato 2009/10 con 5.5 punti, 8.7 rimbalzi, 1.5 assist i e 1.2 stoppate a partita. Questi numeri lo hanno proiettato ad essere uno fra i migliori lunghi dei Pistons e proprio per questo motivo il general Manager Joe Dumars, ovvero colui che lo aveva portato a Detroit, ha voluto confermarlo per altri due anni ad uno stipendio complessivo di 3.8 milioni di dollari. Da parte sua il quattro volte difensore dell’anno ringrazia e stima questi due anni come gli ultimi della sua carriera che spera di concludere in maglia Pistons.