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10/07/2010

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Miami Heat

James, Wade e Bosh firmano; Miller li segue

Heat
10/07/2010 - Mentre a Cleveland gli ormai ex-tifosi di James sono in rivolta e si sentono traditi, nel sud della Florida, invece, si vive la situazione opposta: un palazzetto al completo con fuori altre 10.000 persone davanti ai maxi schermo hanno dato il benvenuto a Bosh e James con in mano un cartello creato apposta per l’evento che ritrae James, Wade e Bosh e la scritta “We did it” ovvero “l’abbiamo fatto”. Tutti e tre hanno già le idee chiare sul numero di maglia che andranno ad indossare: Chris Bosh ha optato per la numero 1 perché vuole un nuovo inizio dopo gli anni trascorsi a Toronto; LeBron James (già annunciato da mesi) abbandona il numero 23 (fra l’altro a Miami è stato ritirato in onore di Jordan) per il numero 6; Wade mantiene il numero 3 perché se prima lo considerava “magico” ora lo vede “sacro” perché tre è il numero delle stelle di cui si compone il firmamento di Miami.
Meno scontato era l’argomento stipendi. Stando alle parole di James nel programma “The Decision” tutti avevano intenzione di rinunciare ad una parte del loro stipendio nell’ottica di dare la possibilità a Miami di acquistare altri free-agent senza sforare nella luxury tax. Prima dell’inizio del week-end, venerdì sera, i tre con i rispettivi legali si sono incontrati ed hanno deciso di rinunciare a 15 milioni di dollari a testa. Bosh e James sono arrivati attraverso dei “sign and trade” quindi firmati dalle loro formazione d’origine e girati a Miami. Perciò il loro stipendio super i 90 milioni di dollari (massimo per chi decide di andarsene dalla propria squadra senza “sign and trade”) e per l’esattezza tocca i 110 milioni suddivisi in cinque anni. Wade, il padrone di casa, ha voluto ringraziare i colleghi per essersi unito a lui e la dirigenza per aver realizzato il suo desiderio rinunciando ad altri 3 milioni oltre ai già citati 15. Il suo quinquennale è pari a 107.5 milioni di dollari. Quando si parla di “Sign and trade” ci deve essere sempre una contropartita per la franchigia che gira il giocatore e nel caso di Bosh si tratta di due future scelte al primo giro di un draft ancora da definire; nel caso di James oltre a due future scelte al primo giro c’è ne sono altre due al secondo.
Con la situazione economica del trio messa a fuoco la dirigenza, finita la festa di benvenuto per Bosh e James, è tornata al proprio lavoro trovando un accordo con il free-agent in uscita dai Wizards Mike Miller. L’ex rookie dell’anno targato Orlando (premio vinto nel 2001) in carriera vanta una media di 13.7 punti, 5.1 rimbalzi, 3.2 assists, il 46.4% e (specialità della casa) il 40.5% da oltre l’arco. Miami sarà la sua quinta squadra dopo essere transitato per i già citati Magic quindi Grizzlies, Wolves e Wizards. Il contratto siglato da Mike con Wade e soci dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni di dollari spalmati su cinque anni. Il prossimo sulla lista degli Heat da firmare è il proprio free-agent Udonis Haslem già presente nel roster in grado di vincere il titolo nel 2006. Al momento non si conoscono le cifre negoziate, ma a spingere per il rinnovo è stato Dwyane Wade in persona: “Udonis come me è stato parte di questa squadra per tutta la sua carriera ovvero per sette anni. Come organizzazione lo vogliamo indietro e faremo tutto il possibile affinché Udonis continua a chiamare “casa” Miami.