06/07/2010 - Forse spaventati dalla firma di Stoudemire con i New York Knicks che, come potete leggere nell’altra notizia, potrebbe dare il via ad una reazione a catena di scambi i Cavaliers hanno alzato il telefono componendo il numero dei Toronto Raptors. La franchigia d’oltre confine, decisa ad ottenere qualcosa dall’addio di Bosh, ha usato i primi sei giorni di mercato per imbastire un “sign and trade” ovvero rinnovare CB4 e girarlo ad un’altra squadra in cambio di una contropartita. Fino a 24 ore fa, però, i “Dinosauri” avevano solo ottenuto delle proposte fatte di giocatori perennemente infortuni o a fine carriera dunque stavano imboccando la scelta di lasciare Bosh al suo destino e perderlo in cambio di nulla. La firma di Amare, All-Star e arrivato ad un passo dalla Finale Nba 2010, con gli Knicks rende la franchigia della Grande Mela molto più interessante per i free-agent e (forse) proprio nell’ottica di controbattere questa mossa i Cavaliers, come anticipato, si sono messi in contatto con Toronto cambiando le carte in tavolo. La loro proposta ora vede coinvolta una contropartita fatta di Anderson Varejao (inserito nel secondo quintetto difensivo 2009/10) e/o J.J. Hickson, Delonte West, Anthony Parker e una o più scelte ai prossimi draft. In cambio di tutto ciò i Raptors dovranno firmare Bosh al massimo salariale (circa 125 milioni di dollari in 6 anni) e girarlo in Ohio. Valutate le potenziali addizioni i Bianco-Viola d’oltre confine, stando a fonti anonime, sarebbero pronti ad accettare la proposta appena Cleveland e Bosh daranno il via libera definitivo all’operazione. I Cavaliers prima di dare la “luce verde” all’operazione vogliono rinnovare James che quindi avrà la possibilità di scendere in campo al fianco di Bosh senza dover cambiare squadra. Pure CB4, che al momento non commenta la notizia, resta in attesa della decisione di James: se Cleveland dovesse rinnovare LBJ allora Chris sarà lieto di spostarsi ai Cavaliers; se invece l’accordo non dovesse arrivare allora difficilmente Chris vedrà di buon occhio la trade perché finirebbe con il passare da una squadra in ricostruzione ad un’altra nello stesso stato. Restiamo in attesa di conoscere “se”, “come” e “quando” Cleveland e Toronto usciranno da questa situazione di stallo.