24/06/2010 - Nell’ultima settimana sta prendendo piede l’ennesima (non di sicura l’ultima) voce stando alle quale LeBron James non avrebbe una preferenza assoluta fra le varie squadre interessate a lui, ma piuttosto richieda come requisito essenziale che oltre a lui venga acquistato Chris Paul dei New Olreans Hornets. Attualmente CP3 risulta “blindato” con la franchigia della Louisiana per altri tre anni nei quali incasserà una somma pari a 50 milioni di dollari. Jeff Bower, general manager dei “Calabroni”, ha immediatamente negato l’interessamento degli Hornets a far fuori il proprio uomo franchigia anche se le indiscrezioni trovano “terreno fertile” in quanto sta capitando ai vertici della squadra. Non è un segreto per nessuno che l’attuale Owner George Shinn stia cercando di vendere la franchigia a Gary Chouset il quale, per motivi puramente economici, continua a rimandare l’acquisto. Dunque se da il monte salari dovessero sparire i 50 milioni spalmati in tre anni di Paul la franchigia avrebbe un costo minore. “Se George Shinn non riesce a vendere gli Hornets penso che alla fine deciderà di cedere Paul.” afferma un General Manager di una squadra della Eastern Conference rimasto anonimo. “Shinn è molto legato ai soldi ed è pronto a tutto per ottenerli.” Il pensiero della “gola profonda”, però, non trova il riscontro di George Shinn: “Chirs Paul è la pietra miliare di questa franchigia che ci rappresenta dentro e fuori dal campo. Continueremo a costruire intorno a lui perché vogliamo vederlo indossare la divisa di New Orleans sino alla fine della sua carriera. Ci aspetta un grande futuro fatto dalla leadership del nostro nuovo allenatore e da giocatori come Chris Paul che sono già delle stelle, ma non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale.” In tutto questo “botta e risposta” di notizie anche il diretto interessato CP3, attualmente in Inghilterra a sponsorizzare il brand “Air Jordan”, vuole fare conoscere la propria opinione che suona come un avvertimento per gli Hornets: “La mia prima scelta continua ad essere New Orleans. Da parte mia voglio solo essere sicuro che la squadra continuerà a cercare di vincere. Se non siamo in grado di essere competitivi e giocare alla pari con squadre come i Lakers o i Celtics allora sono pronto a parlare di trade. Amo la città, i tifosi, il nuovo allenatore ed i compagni di squadra. L’unica cosa che non voglio è entrare a far parte di un progetto di ricostruzione.”