17/06/2010 - Tom Izzo, dopo quasi due settimane di attesa, rompe il silenzio sull’offerta pervenutagli da Cleveland riguardante la sua assunzione nelle vesti di allenatore nell’era post-Brown. A comando di Michigan State dal 1983 Izzo non se la sente di cambiare ambiente perciò, in una conferenza stampa avvenuta ieri, ringrazia e declina l’invito. “Al posto di allenarli nella NBA continuerò a farlo nella NCAA.” esordisce Izzo, riferendosi alle future promesse, prima di confermare quanto avevano ipotizzato alcuni giornalisti: “L’impossibilità di parlare con LeBron James e il punto interrogativo sul suo futuro sono stati senza dubbi dei fattori chiave nella mia scelta. Sicuro al 100%. Non si tratta degli unici aspetti che ho valutato, ma se vi chiedete: ‘hanno avuto un ruolo importante nella scelta?’ allora vi rispondo: ‘si lo hanno avuto’. ” La scelta di Tom, che avrebbe raddoppiato il suo stipendio annuale passando da 3 (quanto guadagna attualmente a Michigan State) a 6 milioni di dollari (quando previsto dall’offerta Cleveland), rappresenta un ostacolo che difficilmente i Cavaliers riusciranno a superare sino a quando James non prenderà una decisione o almeno potrà iniziare a parlare del suo futuro. Da regolamento non può farlo sino al primo di Luglio e fino ad allora per la dirigenza del club targato Ohio sarà difficile trovare un coach disposto ad accettare il lavoro in una squadra che, se James dovesse andarsene, potrebbe essere completamente da ricostruire. Dan Gilbert, owner di maggioranza dei Cavaliers, commenta cosi il rifiuto: “Tutta l’organizzazione dei Cleveland Cavaliers non esprime nulla se non rispetto ed ammirazione per Coach Izzo e per la sua famiglia. Tom è una persona speciale e in alcuni aspetti davvero unico. Gli auguriamo il miglior futuro possibile a lui e alla sua famiglia per gli anni a venire.” L’uscita di Izzo dai possibili candidati dovrebbe spianare la strada a Byron Scott il quale, se le fonti anonime sono state attendibili, era il secondo candidato nella lista dei Cavaliers. Al momento, però, non si conosce il parere di Scott il quale, come anticipato qualche riga sopra, potrebbe mettere in “stand by” l’offerta per capire quali sono le reali intenzione di LeBron James.