03/05/2010 - Il campionato dei Miami Heat è terminato la scorsa settimana in una gara 5 dove il copione è sempre stato lo stesso: Wade trascinatore ed il resto della squadra a guardare senza riuscire a dare un minimo contributo. Finita la partita (ed il campionato 2009/10) Michael Beasley ha saltato la conferenza stampa post-partita ed ha evitato di parlare con i mass-media per tutto il week-end. Oggi, però, rompe il silenzio stampa con una breve intervista lasciata al quotidiano South Florida Sun-Sentinel. Dietro alla decisione di rimanere lontano dai microfoni non c’è solo l’eliminazione, ma anche la rabbia per la sua stagione comparata a quella del suo grande amico Kevin Durant. Quest’ultimo, infatti, si è confermato come l’astro nascente della Lega mettendo a referto un’annata a dir poco strabiliante nelle quale ha condotto i Thunder ai playoffs nell’infuocata Western Conferente. Il campionato di Beasley, invece, è stato per certi versi diametralmente opposto: non si è affermato come gli Heat speravano facesse e le difficoltà ad adattarsi agli schemi offensivi/difensivi potrebbero portarlo lontano dalla Florida. Attualmente, infatti, vanta un contratto di “soli” 4.96 milioni di dollari e con la dirigenza determinata a rendere competitiva la squadra per convincere Dwyane Wade a restare, il suo ingaggio potrebbe essere usato come pedina di scambio per arrivare ad un free-agent e/o ad un veterano. Il primo a rendersene conto è Beasley stesso che afferma: “Sono davvero amareggiato. Davvero amareggiato. Mi sono impegnato ed ho provato ad adattarmi agli stili di gioco richiesti. C’è ne sono tanti ed è stato difficile adeguarmi.” Al momento da parte degli Heat non arriva nessun commento o riferimento ai progetti legati a Michael Beasley.