13/04/2010 - La tanto attesa estate 2010, per chi non lo sapesse se ne parla da oltre due anni, è ormai quasi alle porte e nonostante ci siano parecchie squadre con ampi spazi salariali liberi (quindi da investire nei free-agent), alcuni giocatori preferiscono “passare” rimandando i discorsi di 12 mesi. I primi a fare parte di questa “strana” lista sono due membri dei 76ers: Willie Green e Jason Kapono. Entrambi avrebbero la possibilità di annullare il loro attuale ingaggio per entrare nel mondo dei free-agent senza restrizioni, ma nessuno dei due vuole dire addio al proprio contratto. Arrivato alla settima stagione in maglia Philadelphia Willie Green (8.7 punti e 2.1 assists di media) il prossimo anno, salvo essere inserito in una trade, sarà di nuovo nella Città dell’Amore Fraterno ed incasserà 4 milioni di dollari. Per quanto riguarda il due volte vincitore della gara dei tre punti Jason Kapono la scelta è sostanzialmente dettata dai motivi economici. Alle sue spalle, infatti, vige ancora il contratto strappato ai Raptors quando all’apice (almeno per quanto visto sinora) della carriera era riuscito ad ottenere l’ultimo anno (il 2010/11) a 6.64 milioni di dollari garantiti. Considerato il brutto momento vissuto in Canada, sparito dalla rotazione, non riuscirebbe ad ottenere nulla di simile se decidesse di lanciarsi nel mercato quindi per lui restare a Philadelphia (che lo acquistato circa 12 mesi fa) risulta la miglior soluzione possibile.
Intanto, a due giorni dalla fine del campionato (con annessa esclusione dai playoffs), torna in voga l’argomento già affrontato e riportato un paio di settimane fa: Eddie Jordan e Ed Stefanski. Entrambi, secondo fonti anonime del quotidiano on-line PhillyBurbs.com, farebbero parte della “lista nera” stilata dai vertici dirigenziali della squadra e quindi sarebbe ormai questione di ore perché entrambi vengano licenziati e di conseguenza facciano le valigie. Nella conferenza post-partita di ieri è stato chiesto ad Eddie Jordan se si sentisse sollevato dalla fine del campionato e lui ha risposto: “Non direi di sentirmi sollevato. Non è la fine. Abbiamo ancora una partita da giocare. Non mi sento sollevato.” L’ex-manager dei Nets, Stefanski, invece non è stato raggiunto dalla stampa.