28/03/2010 - Se John Salmons fosse rimasto ai Chicago Bulls con ogni probabilità l’estate 2010 non avrebbe significato nulla per lui se non un passo in avanti verso il mondo dei free-agent. Con 33.2 minuti di utilizz , 12.7 punti, 3.5 rimbalzi e 2.5 assists, infatti, la scelta migliore per lui sarebbe stata quella di mantenere l’attuale ingaggio (che prevede 5.8 milioni di dollari per il prossimo anno) quindi usare il 2010/11 come trampolino di lancio per l’off-season 2011. Il trasferimento ai Milwaukee Bucks (Chicago lo ha ceduto per Warrick), però, ha accelerato i tempi ed ora Samons non solo sta viaggiando a 20 punti di media a partita, ma è anche una delle ragione principali per cui Milwaukee si trova ad un passo dalla qualificazione ai playoffs 2010 nonostante l’assenza di Michael Redd (ovvero l’uomo franchigia disegnato). Se a questo aggiungiamo l’analogo ruolo chiave giocato 12 mesi fa, per proiettare Chicago alla post-season, allora è facile immaginare perché , con ogni probabilità, John annullerà l’attuale ingaggio per ottenerne uno nuovo e più remunerativo. I Bucks, come Salmons dichiara al Journal Sentinel, non sono esclusi dai suoi progetti: “Mi diverto parecchio in questa formazione. C’è un’ottima organizzazione ed è una grande squadra. Senza ombra di dubbio sarei felice di rinnovare.” Milwaukee solo al termine del prossimo campionato, estate 2011, scaricherà una buona fetta del proprio monte salariale (detto in altre parole scadrà il contratto di Michael Redd) . Dunque i Bucks si trovano davanti ad un bivio: da una parte vogliono rinnovare Salmons per quanto fatto vedere in questa ultima parte di campionato; dall’altra dovranno valutare attentamente la sua richiesta per evitare di pagare una luxury tax sproposita già dal prossimo anno e magari riempire il monte salari ancor prima che si svuoti. Al momento John Hammond, GM dei Bucks, non commenta i possibili scenari. In estate, però, il rinnovo di Salmons sarà uno dei punti principali della squadra targata Wisconsin.