21/03/2010 - Con 20 punti, 10.3 rimbalzi e 2 stoppate nelle ultime quattro partite Andrew Bynum stava giocando il miglior basket della stagione regolare quando contro i Wolves, venerdì sera, ha dovuto abbandonare il terreno di gioco appena iniziato il terzo quarto. Andrew ha provato a stringere i denti, ma l’accendersi di un fortissimo dolore al piede sinistro lo ha costretto a rientrare ai box con 24 minuti di anticipo rispetto ai colleghi. I Lakers sono riusciti a vincere la partita, ma tutta l’attenzione della stampa (ovviamente) è su Bynum. Immediatamente sottoposto agli esami della risonanza magnetica è emerso lo stiramento del tendine d’Achille sinistro. Per fortuna, però, non c’è nessuna lacerazione quindi nel giro di un paio di giorni dovrebbe tornare al 100% anche se al momento non è stata ancora stabilita nessuna data certa per il rientro. La prossima settimana i Lakers saranno in trasferta e Bynum viaggerà al seguito della squadra senza però scendere in campo. Quando i Giallo-Viola rientreranno a Los Angeles, il primo di Aprile, Andrew tornerà ad effettuare la risonanza magnetica e eventualmente i dottori gli daranno via libera per scendere in campo. “Ho sentito un fortissimo dolore in tutta l’area.” dichiara oggi Andrew Bynum . “Sto prendendo degli anti-infiammatori , alternando il freddo al caldo e facendo terapia con il laser. Per il resto non credo ci sia molto altro da aggiungere fino a quando il dolore non si placherà.” Durante la sua assenza i Lakers puntano su Lamar Odom che sarà chiamato a prendere il ruolo di ala grande tattica. Purtroppo, come dichiara oggi al quotidiano L.A. Times, nemmeno Odom è immune dai guai fisici: “La parte che odio di più di questo infortunio e che alle volte quando cerco di effettuare un movimento il mio corpo non risponde.” afferma Odom riferendosi al problema con la spalla che si porta dietro dalla sfida contro Boston avvenuta nel mese di Febbraio. “Non mi aspetto di eseguire il movimento del tiro senza problemi e anche lottare per i rimbalzi non sarà semplice perché i movimenti rapidi non mi riescono ancora. Comunque posso giocare.”