16/03/2010 - Il nome di Terrence Williams non evoca nulla nella mente di (quasi) tutti gli appassionati NBA dal momento che si tratta di un rookie attualmente impiegato ai Nets e le sue medie (7 punti, 3.9 rimbalzi, 2.2 assists) sono ad anni luce da quelle di Jennings o Evans (i due candidati numeri uno al premio di rookie of the year classe 2010). Tuttavia nello Stato Giardino il nome di Terrence sta iniziando ad essere conosciuto grazie al mese di Marzo nel quale sta salendo di tono come testimoniano i suoi numeri: 14 punti, 6.7 rimbalzi e 4.9 assists. Senza ombra di dubbio si tratta del suo mese migliore in NBA e se il prossimo anno dovesse continuare con questo registro darebbe una mano a Lopez, Harris e alla futura prima scelta (si pensa sempre a John Wall) nella ricostruzione del team dello Stato Giardino. Al momento, però, Wililams vuole restare con i piedi per terra: “Se c’è una cosa che ho imparato e che devi tenere la bocca chiusa.” afferma Terrence al quotidiano Star-Ledger per poi proseguire: “Dico sul serio. E’ meglio starsene in silenzio e lasciare che a parlare sia il proprio rendimento sul campo. Ho imparato anche a vedere e capire come si muovono gli altri giocatori più esperti. Questo mi ha fatto riflettere facendomi giungere all’idea che ad inizio campionato non era ancora pronto per l’NBA.” L’avvio campionato, come lo stesso Williams ricorda, non è stato di certo dei migliori, anzi: “Appena iniziata la stagione mi lamentavo sempre per lo scarso minutaggio e arrivavo sempre in ritardo agli allenamenti. Ora sono cresciuto, arrivo puntuale, non devo più pagare le multe, ho gettato tutte le distrazioni alle spalle ed ho imparato a stare zitto. Sono state le scelte giuste dal momento che sto entrando nella rotazione con un minutaggio mai visto prima.”