29/12/2009 - I Wolves, decisi a concedere più spazio all’acquisto estivo Ramon Session, hanno optato per cedere Jason Hart ai Phoenix Suns per Alando Tucker, una futura scelta al secondo giro ed una somma di danaro. Come anticipato la mossa è avvenuta nell’ottica di lanciare l’ex-Bucks strappato ai Knicks, che se lo contendevano come free-agent nell’autunno 2009, grazie ad un quadriennale da 16 milioni di dollari. Nonostante il lauto stipendio, 4 milioni di dollari a stagione, Session sta facendo registrare più problemi del previsto ad ambientarsi a Minnesota dove sperano che ora, senza Hart, possa dimostrare tutto il suo valore. La mossa, dunque, è stata ragionata dalla dirigenza dei Wolves la quale, però, ha avuto troppo fretta nel diramare la notizia. Un paio di giorni fa, infatti, sul sito della franchigia di Minneapolis il GM Kahn dava l’addio a Session ed il benvenuto a Devin Brown degli Hornets. “Jason si è comportato come un vero professionista fin dal momento in cui è arrivato. L’opportunità di aggiungere un giocatore come Devin Brown, però, non potevamo farcela sfuggire per la sua capacità di segnare da oltre l’arco. Devin sarà un’ottima addizione anche per quanto riguarda i miglioramenti in difesa perché ha la fama consolidata di difensore lontano dalla palla.” L’unico piccolissimo “dettaglio” dell’affermazione di Kahn è legato al fatto che l’accordo, per motivi ancora da stabilire, con gli Hornets sia saltato quindi i Wolves, comunque decisi a cedere Hart, si sono accordati con i Suns per la sopracitata contropartita. Il vice-presidente adetto alla comunicazione ed al marketing dei Timberwolves, Ted Johnson, spiega così l’errore: “La pagina era stata fatta prima dell’ufficializzazione dello scambio e avrebbe dovuto essere caricata, ma non linkata quindi non raggiungibile dall’esterno. Per qualche motivo, però, i giornalisti sono riusciti a trovarla. Se dobbiamo essere sinceri non siamo ancora riusciti a capire cosa abbia generato la diffusione: un link errato o qualcuno ha diramato la pagina ai mass-media troppo presto.”