21/12/2009 - Con il lento, ma sempre progressivo, avvicinarsi dell’estate 2010 aumenta il già incalzante numero di voci su quelli che saranno i free-agent più ricercati ovvero Dwyane Wade, LeBron James e Chirs Bosh. La notizia di oggi va proprio in questa direzione e riguarda Wade: Miami, infatti, ha abbastanza flessibilità nel proprio spazi salariale sia per firmare Wade che per fare arrivare un’altra super star (pagata con la fetta di salario attualmente destinata a Jermaine O’Neal). Proprio in quest’ottica Wade sta cercando di convincere almeno uno dei free-agent più importanti ad unirsi a lui nel sud della Florida per godersi il caldo tutto l’anno e soprattutto per gettare le basi di una dinastia vincente. In verità, come lo stesso Wade ammette oggi ai microfoni del New York Post, si mosse in tale direzione già un paio di anni fa quando al posto di un ingaggio da 7 stagioni ne preferì uno meno remunerativo che, però, gli dava la possibilità di uscire dopo cinque. Lo stesso tipo di contratto, infatti, veniva scelto da James e non casualmente: Dwyane e Lebron, infatti, prima di firmare le rispettive estensioni si incontrarono per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. “Prima di giungere ad un accordo mi incontrai con LeBron un paio di volte per discutere.” ammette oggi Wade e prosegue: “Non posso riportarvi esattamente la nostra discussione, comunque l’idea era quella di darci la possibilità e la flessibilità di diventare free-agent contemporaneamente per magari trovare un accordo con la stessa squadra e giocare insieme.” I due, nonostante il passare delle stagioni, sono ancora intenzionati ad onorare il loro patto: “Quando questo campionato volgerà al termine abbiamo deciso che ci incontreremmo per discutere. Non sto dicendo che il prossimo anno giocheremo di sicuro uno al fianco dell’altro. L’idea, però, è intrigante e vogliamo parlarne.” Prosegue Wade che poi conclude ipotizzando quale dovrebbe essere lo spirito di entrambi: “Stiamo parlando di due grandissimi ego nella stessa squadra dunque entrambi ci prepareremo a fare dei sacrifici. LeBron dovrebbe sacrificare parte del suo gioco per il bene della squadra e lo stesso vale per me. Comunque, se dovesse davvero arrivare l’accordo, non penso che per nessuno dei due ci saranno grossi difficoltà ad adeguarsi perche entrambi sappiamo che l’unica cosa importante è vincere.”