18/12/2009 - La terza vittima delle regole anti-social network è la stella nascente dei Bucks Brandon Jennings selezionato allo scorso draft e impostosi come uno dei pilastri della franchigia grazie ai suoi 20.7 punti e 6 assists a partita. Prima ancora che iniziasse il campionato l’ufficio centrale della NBA aveva diramato una nuova regola, approvata quasi all’unisono da tutte le squadre, stando alle quali i giocatori avrebbero dovuto evitare di pubblicare commenti su qualsiasi tipo di Social Network (facebook, twitter, ecc) per 90 minuti prima e 90 minuti dopo l’inizio e la fine di una partita. Lo scorso week-end, però, Jenning non è riuscito a trattenersi e qualche istante dopo la sudatissima vittoria sui Blazers, arrivata a fronte di due tempi supplementari, ha loggato su twitter per scrivere: “Siamo tornati al 50%! Si!!! Il ‘50%’ significa che stiamo giocando nel modo giusto. Dobbiamo continuare su questa strada ragazzi!”. Il commento dettato dalla gioia, i Bucks a cavallo delle ultime due settimane hanno vissuto un momento abbastanza negativo, non è sfuggito alla NBA che solo poche ore fa gli ha reso nota una multa di 7.500 dollari. “Capisco che devo essere multato per via del regolamento. Ma 7.500? Il tutto per aver espresso la mia felicità per una vittoria, avrei capito se avessi postato qualcosa di maleducato. Volevo solo dire a tutti che per noi si trattava di una vittoria importante.” commenta Jennings ai microfoni di ESPN e poi conclude scherzando: “Sto pensando a chiudere il mio account twitter. Twitter mi è costato 7.500 dollari. Quest’anno a Natale mi sa che dovrò fare a meno dei regali di Gucci o Louis Vuitton.”