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07/12/2009

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New York Knicks

Sale la tensione fra Robinson e gli Knicks

Knicks
07/12/2009 - Nelle ultime quattro partite i tifosi dei Knicks hanno notato un’insolita assenza sul terreno di gioco: Nate Robison. Sceso in campo per 27 minuti nella partita del 29/11 contro Orlando (al Madison Square Garden) nel match successivo (vittoria inaspettato dei Bianco-Arancio su Phoenix) è stato utilizzato solo per 11 minuti quindi contro Orlando (questa volta all’Amway Arena), Atlanta, New Jersey ed infine ieri sera contro Portland ha collezionato quattro “DNP – CD” (non ha giocato per decisione del coach). Il pubblico del Madison Square Garden, che adora le gesta di Robinson, si è immediatamente accorto dell’assenza ed infatti negli ultimi match ha intonato il coro “We want Nate – We Want Nate” (“vogliamo Nate”) proprio in onore di Kryptonate. Mike D’Antoni, coach alla sua seconda stagione con New York, nonostante le suppliche dei tifosi persevera nella decisione di lasciarlo fermo in panchina anche se non soggetto a nessun infortunio. “Non mi interessa. La sua situazione non cambierà di sicuro per questo motivo.” afferma Mike intervistato su cosa ne pensasse dei cori. Il mistero sul motivo per cui D’Antoni ha deciso di mettere fuori rosa Robinson, però, viene reso noto solo oggi da una fonte interna alla squadra che ha preferito restare anonima. Il 29 di Novembre, nell’ultima partita con un minutaggio degno di nota per Robinson, durante la sessione di riscaldamento pre-partita Nate è andato a scambiare quattro chiacchiere con il suo grande amico Dwight Howard (i due l’altranno hanno dato vita ad un vero e proprio spettacolo nello spettacolo durante la gara delle schiacciate dell’All-Star Game). Nello scambio di battute i due si sono messi a ridere e proprio le risate con un avversario sarebbero il motivo che ha spinto D’Antoni a metterlo fuori squadra. “Coach D’Antoni crede che Nate Robinson non prende abbastanza seriamente gli allenamenti e le sessioni pre-partita, durante le quali fraternizza troppo spesso con gli avversari.” fa sapere la gola profonda e conclude: “L’incidente con Dwight Howard è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.