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Philadelphia 76ers

Iverson, in lacrime, si presenta ai 76ers

76ers
04/12/2009 - La conferenza stampa dedicata al ritorno di Allen Iverson ai 76ers ha regalato ai numerosi tifosi della franchigia targata Philadelphia un AI3 in versione “inedita”: in lacrime per la felicità di essere tornato a giocare, dopo aver annunciato il ritiro, proprio nella squadra che ha amato di più in carriera. Fra le lacrime Iverson afferma: “Sono contento, perché ho sempre voluto ritirarmi come 76ers.” Dietro alla decisione di appendere le scarpe al chiodo The Answer, trentaquattro anni compiuti, indica come movente l’ultima parte della stagione a Detroit e l’avvio di campionato a Memphis che avevano fatto nascere in lui l’idea che “il basket fosse una componente della mia vita ormai conclusa”. La prima partita in maglia 76ers è schedulata per lunedì prossimo a Denver quando al Wachovia Center è atteso un tutto esaurito pronto ad osannare il ritorno di uno dei giocatori più amati di sempre della Città dell’Amore Fratnerno. Da quanto Iverson è tornato l’ufficio vendite abbonamenti ha ricevuto più offerte di quante ne avesse registrate da settembre sino ad oggi. “Tornare a casa per me ha solo un significato: rivedere quelle persone grazie alla quali sono diventato quello che sono.” afferma l’MVP del 2001 anno durante il quale trascinò Philadelphia sino alle Nba Finals. “Ho sempre pensato di sentirmi strano indossando un’altra uniforme diversa da quella dei 76ers. Non riuscivo a sentirmi a mio agio con le altre uniformi. Dal momento in cui me ne sono andato non sono più stato in grado di vedere una partita dei 76ers. Guardavo le altre squadre, ma non i 76ers. Non lo facevo non perché pensassi di essere stato tradito, ma per la sensazione che provavo nel vederli giocatore. Ho dato tutto ciò che avevo nei miei 10 anni trascorsi qui perciò vederli giocare e non farne parte mi faceva piangere il cuore. Comunque non mi trovo qui per mostrare a qualcuno che si è sbagliato sul mio conto. Non sono qui per questo motivo” afferma Iverson prima di concludere: “Se posso aiutare la mia squadra a vincere delle partite nel modo che il coach ritiene più opportuno allora mi potrò ritenere già soddisfatto.