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Iverson annuncia il proprio ritiro dalla NBA

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25/11/2009 - Inviando una lettera aperta a tutti i maggiori siti sportivi degli Stati Uniti Allen Iverson ieri notte ha annunciato la decisione di appendere le scarpe al chiodo dopo 13 stagioni, 10 convocazioni al All-Star Game e 1 titolo di MVP (stagione 2000/01). Finita malamente l’avventura con Detroit (messo fuori squadra per la parte finale della stagione 08/09 e per tutti i playoffs 2009) nel corso dell’estate Iverson ha firmato con Memphis. Saltato tutto il training camp e la prima settimana di campionato (causa infortunio) quando è tornato in azione ha disputato appena tre partite prima di chiamare un “time-out”. Incapace di accettare il ruolo di sesto uomo, infatti, ha chiesto un periodo di riflessione sfociato nella rescissione dell’ingaggio con i Grizzlies (a Memphis non ha mai disputato una partita). Entrato nel mondo dei free-agent diverse squadre si sono interessate a lui, su tutte New York e Boston, ma nessuna formazione ha acconsentito alle sue richieste. Probabilmente stufo dei rifiuti Iverson ha deciso di appendere le scarpe al chiodo con la seguente lettera:
A tutti i miei fans:
Voglio annunciare la mia decisione di ritirarmi dalla National Basketball Association. Ho sempre pensato che nel momento in cui non fossi più stato in grado di aiutare in modo concreto la mia squadra a vincere allora mi sarei ritirato. La situazione attuale, però, non rispecchia del tutto questa siuazione.

Ho ancora un forte amore verso il basket, ho molta voglia di giocare e sento di avere ancora delle energie nel mio serbatoio. Penso di essere ancora in grado di competere ai massimi livelli.

Allontanandomi dal gioco avrò la possibilità di spendere più tempo con mia moglie ed i miei bambini. Questa è una ricompensa lontanissima da qualsiasi premio che abbia vinto su un campo da basket. Ho pregato per questo giorno e lo vedo come uno dei più grandi regali della mia vita.

Voglio ringraziare l’organizzazione della Reebok International Ltd per essere sempre stata al mio fianco e ad avermi supportato per tutta la mia carriera, nei momenti alti e anche in quelli bassi. Ho trascorso 13 stagioni stupende nella NBA con loro al mio fianco e gli e ne sono davvero grato.

Voglio anche ringraziare tutti miei fans sparsi per il mondo perché anche loro mi sono sempre stati accanto nel corso della mia carriera. Senza di loro, non ci sarebbe stato nessun me. Dovreste sapere che ho apprezzato e apprezzo molto il vostro supporto. Vi ringrazio con tutto il cuore.

A Michael Jordan, Magic Johnson, Isiah Thomas, Charles Barkeley e Lerry Bird, voi ragazzi mi avete fatto innamorare di questo sport. Sarete per sempre nel mio cuore.

A mia mamma, che mi ha incoraggiato ispirandomi e dandomi fiducia tutti i giorni, a tutta la mia famiglia e ai miei amici che mi sono rimasti vicini sin dall’inizio della mia carriera: Grazie.

Un pensiero ed un ringraziamento speciale va alla gente di Memphis. Non mi avete mai visto giocare sul vostro campo per i vostri amati Grizzlies, ma voglio farvi sapere che ho apprezzato davvero molto l’occasione datami dal vostro owner Micheal Heisley. Auguro all’organizzazione dei Memphis Grizzlies tutto il successo e la gioia che questo gioco può dare.

Ed infine un pensiero va alla città di Philadelphia. Ho pensieri davvero stupendi dei miei giorni trascorsi con l’uniforme dei Sixers. Ai fans di Philly: grazie. La vostra voce sarà sempre musica per le mie orecchie.
Dio vi benedica tutti.

Le sue parole, ovviamente, sono stato un terremoto per tutta la lega. “E’ davvero triste soprattutto perché l’addio arriva da un ragazzo molto vicino a me, un vero amico.” afferma Carmelo Anthony collega di Iverson ai Nuggets sino alla passata stagione “Vederlo andarsene nel modo in cui se ne sta andando non è di sicuro quello che mi aspettavo per Iverson. Si tratta di un ritiro forzato. E’ davvero una brutta situazione per lui.” Wade, ex-collega di Iverson con Team USA nel 2004, ricorda come il numero 3 sia diventato famoso grazie ad Iverson: “Io indosso il numero 3. Lui ha reso il numero 3 grande. Lui ha reso il crossover una cosa di cui andare fieri. Ha fatto tantissimo per questo gioco, è stato un vero pioniere. E’ triste vederlo pensare al ritiro. Jason Kidd, uno dei veterani della nega, si dice triste per la decisione ma spalleggia Iverson nella sua scelta: “Ha il diritto di fare quello che vuole e ciò che reputa migliore per la sua carriera. In questi giorni tutti si fanno un opinione su di lui, sulla sua carriera e sulla decisione di ritirarsi. Però io credo che se non si diverte più a stare in campo allora ha ragione ad andarsene.