K-Mart accusa Ratner e sostiene Frank
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Nella fatidica off-season 2004 K-Mart si trovava nello status di free-agent con restrizioni e la dirigenza non iniziò mai le trattative con lui spedendolo a Denver con un sign and trade da 92 milioni di dollari suddivisi in 7 anni in cambio praticamente di nulla. Dietro a questa decisione, come oggi ci spiega Martin, non c’era la disposizione dell’allora neo allenatore Lawrance Frank, ma bensì il volere del proprietario Bruce Ratner. “Quando il potere decisionale viene dato a delle persone che non hanno mai giocato a basket o che comunque non lo conoscono allora accadono cose come queste.” dice Martin riferendosi al declino dei Nets e alla disastrosa striscia di 14 “L” consecutive. “Bruce Ratner arrivò nel miglior momento della squadra e prese le decisione di tagliare i costi. Da quel momento in poi le cose sono cambiate. La colpa per cosa sta accadendo nel New Jersey deve essere data a qualcuno e ci sono dei casi in cui i giocatori non sono i soli responsabili del fallimento.” Le parole di Martin corrispondono alla verità perche Ratner acquistò i Nets dopo le due finali e nella prima estate sotto la sua egemonia la campagna acquisti fu praticamente nulla con tanti giocatori chiave persi in cambio di nulla.
“Cosa sarebbe accaduto se? Sono passati sei anni, ma l’argomento torna sempre di attualità: ‘Cosa sarebbe accaduto se fossero state prese delle decisioni differenti? Come sarebbero i Nets oggi?’” si domanda K-Mart e si risponde: “ Col il senno dei poi è sempre più facile ragionare. Probabilmente le cose sarebbero andate in modo diverso, ma le situazioni accadono per una ragione ben precisa quindi bisogna pensare al presente. Da quando me ne sono andato è iniziato il declino dei Nets, mentre qui a Denver oggi ci troviamo in un momento positivo. Questo è quello che conta.” Le ultime parole dell’ex numero 6 targato New Jersey sono spese in favore di coach Frank il cui posto di lavoro, con il record di 0-14, rischia di “saltare” da un giorno all’altro. “Lo conosco. Si prende cura di ogni aspetto del gioco e non fa parte di quei coach che non si interessano se la squadra perde. Ve lo assicuro. Si impegna al massimo in ogni partita. Anche quando era solo assistente coach dava tutto se stesso partita dopo partita.” afferma Martin che per Frank come capo allenatore ha disputato solo mezza stagione e due serie di playoffs. “L’unica cosa che può fare e continuare a dare tutte le informazioni possibili ai proprio giocatori per farli renderli al massimo. Sperando di vedere presto i Nets cambiare registro gli auguro il miglior futuro possibile.”