16/11/2009 - Se i Warriors pensavano di aver chiuso ogni polemica con la cessione di Jackson ai Bobacats, avvenuta ieri sera, ad Oakland devono rivedere i proprio piani perché nella soap-opera targata California Jackson lascia il proprio ruolo di protagonista a Monta Ellis. Già al centro delle polemiche un anno fa (quando dopo aver firmato un maxi contratto si fece male in moto, ma disse di essersi infortunato in allenamento salvo poi essere scoperto e quindi multato) Monta a pochi giorni dall’avvio della stagione 2009/10 si lamentò pubblicamente per gli schemi di Nelson che prevedevano il suo utilizzo in contemporanea con il rookie Stephen Curry. Rimasto in ombra sino a questo momento Ellis non accetta minimamente l’idea di diventare il nuovo giocatore franchigia nonostante il suo stipendio risulti il più alto di tutta la squadra (11 milioni di dollari). I Warriors nell’estate 2008 hanno investito su di lui oltre 60 milioni di dollari e non nascondono a nessuno i propri piani di vedere Ellis assumersi più responsabilità quindi diventare il leader della squadra. A questi progetti il diretto interessato controbatte in modo secco quanto determinato: “Scordatevi di vedermi fare più di quanto sto già facendo ora. Non farò nulla di più. Se bisogna trovare un sostituito di Jack sarà qualcun altro a doversi impegnare di più e prendere il suo posto nella squadra. Io non lo farò di sicuro.” Queste parole, stando ad alcuni fonti, sarebbero principalmente dettate dal fatto che nemmeno Ellis vuole essere ancora parte dei Warriors perché tutte le persone con cui aveva legato maggiormente (Baron Davis, Stephen Jackson e Chris Mullin) sono state allontanate ed ora non ha più stimoli nell’indossare la divisa di Golden State. Su questa ipotesi e sulle parole di Ellis al momento non arriva nessun commento da parte della dirigenza.