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New York Knicks

Knicks-Marbury: la disputa prosegue sulle tribune

Knicks
31/10/2009 - Ieri sera gli Knicks hanno esordito nelle mura casalinghe del Madison Square Garden, ribattezzata “l’arena più famosa del mondo”, dopo le due trasferte che li avevano visti impegnati contro Heat e Bobcats. La partita, di cui trovate riassunto e commento nella sezione “love it live” del sito, è risultata una sconfitta per i ragazzi di coach D’Antoni dove si è però registrato un Gallinari in versione 5 stelle extra lusso titolare e autore di 30 punti. La notizia del week-end, però, non riguarda la sfida ma uno dei loro tifosi. Stiamo ovviamente parlando di Stephon Marbury il quale, come aveva già anticipato un paio di settimane fa, ha deciso di prendersi un anno sabbatico da trascorrere a New York, sua città natale, andando di tanto in tanto a vedere giocare la formazione Bianco-Arancio (nonostante non perda occasione per criticarla come se con lui gli Knicks fossero stati un team da titolo). Stephon si trovava seduto giusto un paio di sedie dietro a quella di Spike Lee (a bordo campo) nella fila denominata con “AA” nonostante il suo biglietto fosse solo della fila “A” ovvero più indietro rispetto a dove si trovava. Come da procedura gli uscieri esaminano tutti i biglietti delle prime file, proprio per evitare che qualcuno cerchi di “imbrogliare” acquistandone uno meno caro andando poi a mettersi a bordo campo, e quando si sono trovati davanti a Marbury gli hanno chiesto di lasciare la poltroncina dove era seduto per andare in quella prevista dal suo biglietto. Stephon, ad un paio di minuti dalla fine del primo quarto, ha immediatamente lasciato libero il posto ma piuttosto che spostarsi ha optato per abbondare il palazzetto. Qualche minuto prima di essere “scoperto” dalla sicurezza Marbury era già stato richiamato da alcuni tifosi non per autografi o altro, ma semplicemente perché si era alzato in piedi per riprendere la partita con la sua videocamera e chi era seduto dietro di lui non riusciva a seguire il match. Al momento da parte del diretto interessato non arriva nessuna spiegazione sul proprio gesto.